UNIVER (SO) – L’inquinamento dello spazio è un problema che molti scienziati stanno cercando di risolvere. La Stazione Spaziale Internazionale (ISS), che ogni tanto corregge la sua orbita per evitare una possibile collisione con qualche detrito tecnologico vagante, stavolta non ha potuto far nulla contro un’insidia tanto imprevista quanto ostile: un palloncino particolarmente resistente di colore rosso, infatti, ha ostruito uno dei pannelli del modulo, costringendo l’astronauta sovietico (di default in ogni missione spaziale grazie all’introduzione delle ‘quote russe’) Nicolai Tumulev a un’imprevista escursione fuori programma durata oltre 4 ore.
La NASA, che grazie a complessi calcoli matematici aveva inizialmente individuato il colpevole in un ragazzino di 6 anni di El Salvador, Miguel Terencio Araya, reo di aver lasciato un palloncino ad elio volare in aria durante la celebrazione della festa di San Jose de la Plata, ha poi ritirato la denuncia e ha annunciato che chiederà i danni direttamente alla ditta produttrice del palloncino, la M.T.A. e il successivo ritiro dal mercato di tutti i prodotti creati con quel brevetto.
Ma come mai quel palloncino è riuscito ad arrivare fino alla Stazione Spaziale Internazionale, senza implodere o andare incontro ad altra forma di naturale distruzione? Il motivo è che i palloncini, ormai, sono sempre più resistenti. complice la fiorente industria di prodotti per respiriani. Questa filosofia di vita, molto in voga negli ultimi anni, nel solo biennio 2015-2017 ha visto un incremento del proprio fatturato del 30.000% il lancio sul mercato di molti gadget per breathariani tra cui i vendutissimi food-bag gonfiabili conserva-cibo.
A raccontarcelo è proprio l’ideatore della linea di palloncini per respiriani, l’ingegner Ario Nuvolari: “Siamo i pionieri di questo settore, i portaprana vanno a ruba, e abbiamo pensato anche alle famiglie con i palloncini gran risparmio e ai single, per i quali stiamo sviluppando piccole bolle di sapone infrangibili waterproof. Ora sarà più facile anche trasportare il cibo respiriano in giro, grazie al nostro particolare brevetto che crea il cosiddetto ‘effetto mongolfiera’: scaldando l’aria all’interno di 100°C, il peso del palloncino scenderà di 338 grammi per ogni metro cubo d’aria stipato”. Nuvolari rimanda poi le accuse della NASA al mittente: “Vorrei dire a quelli dell’ente spaziale che ci chiedono i danni che sono stati loro i primi a inquinare lo spazio, non mi risulta che si siano denunciati tra loro, è solo invidia verso chi riesce a raggiungere lo spazio con soli 6,99 euro”.
Vittorio Lattanzi