IOR (Istituto Onanismo Riprovevole) – Nonostante non si siano ancora placate le polemiche suscitate dalle sue ultime dichiarazioni, in cui ha paragonato l’aborto a un omicidio a sangue freddo in stile mafioso eseguito da un sicario indonesiano contattato nel deep web, Bergoglio è tornato oggi insistentemente sull’argomento, rincarandone, se possibile, i toni provocatori: questa volta ha voluto dire la sua sulle seghe.
Secondo il Papa, infatti, “l’atto della masturbazione corrisponde ad assoldare 20 milioni di sicari, un esercito di minuscoli e spietati killer professionisti pronti a uccidere, appostati in tuta mimetica bianca sui kleenex e dentro le tazze dei water. Quei 20 milioni di spermatozoi” – ha proseguito Francesco – “sono dei piccoli figli di Dio nati prematuramente senza arti e, più tragicamente, senza occhi, è per questo che non si accorgono di cadere nel vuoto invece di scivolare in una vagina. Ascolta il papa: basta pippe!“
Al giornalista vaticanista Luca De Vania che gli domandava cosa pensasse dei preservativi usati che ogni tanto capita di vedere per terra, o negli spogliatoi delle guardie svizzere, Papa Francesco ha risposto: “I preservativi usati sono camere a gas per piccole creature abbandonate. E chi li calpesta commette vilipendio di cadavere multiplo aggravato. Quando mi capita di trovarne uno ancora caldo, cerco nel deep web qualche anima pia disposta a sacrificarsi per accogliere quei piccoli soldatini e metterli al riparo nel suo ventre“.
Insomma, in questi giorni abbiamo imparato, casomai ce ne fosse ancora bisogno, che il pontefice grosse sorprese alla fine non le riserva e, soprattutto, che non disdegna il deep web.
Andrea Canavesi & Vittorio Lattanzi)