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Parità, realizzati i primi cantieri per pensionate donne 

Photo Credits: Augusto Rasori

Roccel (LA) – Per anni abbiamo dovuto sopportare le accuse e le risatine degli altri paesi sulla nostra arretratezza in materia di parità di genere e magari solo perché sino al 1981 nella nostra amata e bistrattata Italia vigeva il delitto d’onore.

Ma oggi ecco la proposta che in un colpo solo unisce la sempre vigile attenzione del nostro governo per l’ormai anacronistico divario tra uomo e donna e la consapevolezza di dover fatalmente affrontare la questione di una popolazione che invecchia, nonostante gli incoraggiamenti a fare figli da parte di solerti motivatori come Jacopo Coghe dei Pro Vita.
È infatti notizia di poche ore fa che il ministero della Famiglia e delle Pari Opportunità, in sinergia con quello dei Trasporti (a meno che non si parli di treni) e delle Infrastrutture (ma solo se si parla di Ponte) ha promosso una serie di cantieri riservati alle donne ritiratesi dalla vita lavorativa.

Difficile contenere l’entusiasmo della premier Giorgia Meloni, colei che ruppe il tetto di cristallo che ancora non è stato riparato: “Oggi a Roma inauguriamo il primo cantiere a esclusiva osservazione femminile, si aprono i lavori per erigere un nuovo salone di parrucchieria, perché noi alle italiane ci teniamo anche tricologicamente, non come la sinistra che le vorrebbe tutte senza la tinta per capelli, stile Rosy Bindi“.

Anche il ministro delle Finanze Giorgetti plaude all’operazione: “Le opposizioni hanno sbeffeggiato la mia manovra perché prevedeva 3 euro in più nelle pensioni. Voglio vedere se avranno ancora il coraggio di criticare adesso che con quei 3 euro le pensionate italiane potranno prendere la metro per andare a controllare come procedono i lavori per tirare su una profumeria o un negozio di scarpe!”

È quindi finita l’epoca delle zdaure, le compagne degli umarell che li mandavano fuori di casa perché non li volevano tra i maroni mentre si occupavano delle faccende domestiche. L’Italia avrà quindi l’onore di essere la prima nazione al mondo in cui un esercito di donne si aggirerà con le mani dietro la schiena, presso i cantieri, controllando, facendo domande, fornendo suggerimenti o criticando le attività in corso.
Al momento non conosciamo quale nome assumeranno tali nuove figure, nemmeno l’Accademia della Crusca si è pronunciata sull’ipotesi circolante in queste ore: dunnarell.

Augusto Rasori

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