[Silicon Valley, circa 4000km da Padova] – Dopo “Sono finito in un altro schema di Ponzi?”, è la domanda che imperversa in ogni dove a San Francisco, ovvero “Cosa sono gli NFT, il trend del momento? Una rivoluzione digitale? Un calzone con la ricotta? Entrambe le cose?”.
Dal momento in cui l’argomento si è diffuso in Rete sono in pochi ad aver avanzato una spiegazione credibile. Acronimo delle parole inglesi “Non-Fungible Token”, gli NFT ad oggi sono descritti con la seguente spiegazione, che sembra essere quella più in voga: “cose usate per certificare altre cose che vengono comprate da persone che hanno soldi”. Ma siamo certi che tra qualche settimana la realtà potrebbe cambiare.
C’è chi considera gli NFT un modo per dare valore a contenuti digitali, altri pensano sia un modo per evitare di lavorare. Ci sono poi professionisti che danno una personale interpretazione al fenomeno, come Alessio Papero, giovane imprenditore che ha guadagnato 300 mila euro con gli NFT senza sapere esattamente cosa siano, cliccando per errore inoltra a una serie di suoi selfie mentre era intrappolato in un vagone della Circumvesuviana.
Per questo motivo erano in molti ad attendere la parola definitiva dall’unica fonte in grado di fornire risposta certa: l’inventore degli NFT. Purtroppo è di oggi la notizia che sembra scontentare tutte le attese. L’inventore degli NFT, rivolgendosi a tutta la schiera di appassionati, ha infatti dichiarato: “Tranquilli, non ci ho capito un cazzo manco io”.
Norberg Francis Trotter, ci ha rivelato com’è nato il tutto: “Me lo ricordo benissimo: stavo in piedi sul water attaccando un orologio, la porcellana era bagnata, sono scivolato e ho battuto la testa sul lavandino. Quando ho ripreso i sensi, ho avuto una rivelazione, una visione, un’immagine scolpita nella mente: [Indica il pc, ndR]. Questo rende possibile creare gli NFT! Mi ci sono voluti quasi trent’anni e tutto il mio patrimonio per realizzare la visione di quel giorno. Mio Dio, quanto tempo è passato! Le cose sono molto cambiate da allora!”
Questo però non risponde alla domanda fondamentale, ovvero che cosa siano gli NFT, né a cosa servano. “Non state pensando in quattro dimensioni!” ha risposto, dopo la nostra insistente richiesta di ulteriori chiarimenti. Sconfortati per l’assenza della benché minima rivelazione, abbiamo proposto a Doc Trotter di andare a pranzo insieme. Gli abbiamo chiesto di farci strada, nel più vicino ristorante di sua fiducia. Ma lui, una volta indossata la giacca, ha dichiarato “Strade? dove stiamo andando, non abbiamo bisogno di strade!”.
Mattia Pappalardo & Andrea H. Sesta