Bologna Centrale (nome di fantasia) – Non riesce a trattenere le lacrime la trentacinquenne di Porretta Terme che ieri sera ha percorso i cento metri del sottopassaggio che separano il binario 1 dal binario 13 della stazione di Bologna in 9”57, un centesimo in meno del record del mondo maschile sui centro metri piani detenuto nientemeno che da Usain Bolt.
Adalgisa Scattante lavora da sette anni in una società multinazionale di consulenza per l’efficientamento delle ore lavorate, la Exploit for Good Inc., in qualità di chief manager della sede italiana, che opera sotto le due torri. “Nel mio lavoro – racconta – sono abituata a dover combattere costantemente contro il tempo. Spieghiamo alle aziende come ridurre le piccole interruzioni delle giornate lavorative dei loro dipendenti, che rischiano di spezzare il ritmo lavorativo a detrimento della produttività aziendale, come le pause caffè, le pause insulina o le sempre frequenti pause infortunio. Il nostro motto è: fallo, ma fallo in fretta!”
Come prevedibile la notizia ha mandato in subbuglio la stampa sportiva e non solo, e tutti si chiedono come sia potuta arrivare a questo incredibile risultato. A dare la risposta è la stessa Scattante: “La preparazione teorica non basta, ovviamente, è necessario un costante allenamento sul campo. E per questo devo ringraziare la mia vita da pendolare e i miei superiori che me l’hanno resa possibile. Grazie al mio stipendio più basso del 31% rispetto ai miei colleghi maschi, non posso permettermi di viaggiare con un mezzo privato. Il che è un bene per l’ambiente e anche per la mia salute, visto che sono costretta a percorrere a piedi circa 14 chilometri al giorno. E grazie alle numerose riduzioni delle corse dei treni e degli autobus per via dei macchinisti e degli autisti privi di Green Pass, devo percorrere quelle distanze sempre più velocemente. I miei ringraziamenti vanno anche a queste persone del tutto prive di senso civico, la cui indolenza ha reso possibile questo record”.
Gli esperti però ritengono che il fattore campo abbia influito notevolmente e che un simile record poteva nascere solo qui in Italia, terra dei disservizi. Senza di quelli, Scattante non avrebbe mai potuto mettere alla prova le sue abilità (anche inconsapevolmente) acquisite. E così, un giorno il treno parte dal piazzale ovest anziché dal piazzale est, un giorno cancellano il treno e bisogna prendere l’autobus sostitutivo, un giorno il bus tarda di un quarto d’ora… Un successo costruito corsa dopo corsa. L’atleta si è trovata quindi pronta e in forma perfetta all’appuntamento con il destino. Quando ieri sera la voce robotica ha annunciato che “Il regionale per Porretta Terme partirà dal binario 13 anziché dal binario 1” Adalgisa Scattante non ha reagito con frustrazione, ma con entusiasmo: “È la mia occasione”, si è detta. Ha sceso la prima rampa di scale, ha imboccato il sottopasso, ha scansato gli altri pendolari e ha percorso quei maledetti 100 metri come se fossero ciò che li separava dal raggiungimento della parità salariale. Che non è arrivata, vabbé, ma quell’impresa sarà ricordata per sempre, registrata dalle camere a circuito chiuso.
Francesco Conte