Roma – Il ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato oggi che il governo utilizzerà i giocatori di freccette per somministrare le prime dosi di vaccino contro il Sars Cov 2. Dati i problemi iniziali, legati alla scarsità delle risorse impegnate dal ministero, Speranza ha arruolato i migliori campioni italiani di freccette e non solo per aiutare le Asl nell’operazione. Le strutture circolari ideate dall’Architetto Stefano Boeri, soprannominate Primule, in realtà sarebbero state disegnate ispirandosi a dei veri e proprio bersagli da freccette, per mettere a loro agio i professionisti del tiro a distanza.
“Abbiamo poche dosi, non possiamo rischiare di mancare il bersaglio, se vogliamo mantenerci sotto la soglia dei 60mila morti, al massimo 65mila. Non più di 70mila, comunque. Assolutamente non vogliamo superare gli 80mila. Massimo i 95 mila. Oltre i 100 mila sarebbe davvero imbarazzante“, ha dichiarato il ministro. Inoltre ‘utilizzo dei campioni di freccette permetterà di mantenere la distanza di sicurezza tra pazienti e somministratori, riducendo ulteriormente il numero di morti che, dice Speranza, non dovrebbe salire sopra i 110 mila.
Luigi Centrino, campione italiano di freccette indoor, è pronto a fare la sua parte: “Penso che noi giocatori saremo in grado di vaccinare il almeno il doppio, se non il triplo, di pazienti al giorno, rispetto al personale sanitario. Potremmo anche metterci in competizione tra i vari professionisti e – perché no? – chi vaccina più persone potrebbe vincere un premio…“. Ipotesi però già bocciata da Speranza che ha spiegato: “I soldi che avanzeranno serviranno per trovare qualcosa di inutile ma che faccia contento Matteo Renzi.”
Centrino ha pensato anche a come arginare un’ipotetica terza ondata: “Potremmo uscire dalle Primule di Boeri e iniziare a tirare le freccette con il vaccino alla gente che cammina per strada. Uomini, donne, anziani, bambini e persino i no-vax verrebbero vaccinati a loro insaputa. Mi sembra un’idea geniale! Potremmo chiamarlo ‘Programma Cupido’. Certo, c’è anche il rischio di colpire la stessa persona due o tre volte, ma che male c’è?“. Dopo questa esternazione, il ministro Speranza ha chiesto al CONI se i campioni olimpionici di tiro con l’arco, di tiro al piattello e di lancio del giavellotto fossero disponibili per una videochiamata. Vedremo come andrà a finire.
Questo articolo è stato originariamente pubblicato su De Speld
Traduzione e adattamento di Andrea H. Sesta
Lercio collabora con: De Speld, Der Postillon, Le Gorafì, El Mundo Today, Waterford Wishpers News, Die Tagespresse, NewsThump, The Betoota Advocate