Indenevi (SAP) – Il sindacato della Polizia aveva previsto che quelle forniture di mascherine di colore rosa non avrebbero portato a nulla di buono. “Non si tratta di un pregiudizio sul colore”, avevano spiegato in una lettera indirizzata al capo della Polizia richiedendone la rimozione immediata, “è più una questione di decoro”.
Parole cadute nel dimenticatoio e che solo ora trovano un senso, dopo la denuncia di Enrico Anzalone, poliziotto di stanza a Siracusa e con oltre 20 anni di servizio che, dopo aver indossato per 8 ore le nuove Ffp2 rosa, da tre giorni non riesce a smettere di canticchiare il celeberrimo brano dei Village People “Y.M.C.A.” nemmeno durante le fasi più intense del suo lavoro.
Il SAP aveva sottolineato che quell’abbinamento cromatico non era coerente con il resto della divisa. Il rosa, si legge sulla rivista Grazia, “è un match perfetto con bianco e nero ma anche con tanti colori vivi come verde, viola, arancione, azzurro, giallo, marrone e inaspettatamente si abbina bene anche con il rosso, creando una combo particolare e molto modaiola, ma non con il grigio e il blu notte delle nostre divise“. Lo stesso sindacato si era espresso anche sull’inadeguatezza della gradazione scelta, che fornirebbe una parvenza di minore autorevolezza, per il particolare periodo storico, per il pregiudizio che alcuni nutrono nei confronti delle Forze dell’Ordine e per il fatto che il rosa non va più di moda dal 2000. Per non destare sospetti sul contenuto omofobo della missiva rivolta al capo della polizia era chiaramente specificato: “Avremmo accettato dal fucsia allo shocking, comprese le tonalità pesca e fragola ma assolutamente NO CIPRIA E CONFETTO, Cause’ he’s a hot cop Hottest cop on the disco scene”.
Vittorio Lattanzi