BIELLA – Continua a tenere banco nel dibattito pubblico la vicenda del deputato di FdI Emanuele Pozzolo, che potrebbe trasformarsi in un caso politico sebbene, secondo alcuni analisti, il gesto sconsiderato di un deputato di un partito compiuto alla festa di un altro componente dello stesso partito non dovrebbe essere imputato a chi tale deputato l’aveva candidato nelle liste del proprio partito (anzi, come direbbe il Boss, del partito suo).
D’altronde, i precedenti di Pozzolo avrebbero potuto suscitare qualche dubbio circa la sua affidabilità, precedenti come l’espulsione per “estremismo verbale” da Alleanza Nazionale per volontà di Gianfranco Fini (che ora lo definisce ‘balengo’) e la sospensione dalla Lega Nord per indegnità politica e morale con un documento firmato da Gianluca Buonanno, uno che sventolava spigole in Parlamento.
Si attende l’esito delle indagini prima di formulare qualsiasi giudizio. Al momento si sa solo che uno dei più accesi sostenitori della sacra triade “Dio, Patria e Famiglia”, dopo aver pubblicato un post insieme a moglie e figli (con tanto di minori esposti sui social) per augurare buon anno, ha pensato bene di lasciare la sua famiglia a casa, di prendere l’auto, si presume dopo aver bevuto per festeggiare il 2024, e di raggiungere la festa, festa che però non sapeva ci fosse ma che ha scoperto vedendo per caso le auto della scorta di Delmastro, il quale gli avrebbe detto di raggiungerli per un brindisi.
Sappiamo inoltre che Pozzolo aveva con sé una pistola detenuta con regolare porto d’armi, concessogli perché in passato aveva espresso sostegno per le rivolte in Iran (e qui gli elementi sconvolgenti sono due: il momento di lucidità di Pozzolo nella scelta di schierarsi contro l’Iran e che gli iraniani sapessero chi cazzo fosse). Arrivato alla festa, il deputato ha estratto la sua pistola, poi forse è caduta o forse no, ma di sicuro a un certo punto ha sparato ferendo uno dei presenti a una coscia in una stanza in cui c’erano diversi bambini. A proposito di minori, il deputato meloniano si è detto dispiaciuto per le cose brutte che i suoi figli stanno leggendo su di lui in questi giorni, tipo che avesse pubblicato una foto con la nuova pasta Barilla dedicata ai gay: “i Ricchioni”. (Ah, no, questa è una notizia vera. Bambini, non leggete!)
Nel frattempo, cresce la rabbia all’interno della Lega per aver allevato un simile talento tra le proprie fila ed esserselo lasciato scappare per un motivo risibile come l’indegnità politica e morale: “Insieme a Vannacci, su cui stiamo puntando molto, Pozzolo avrebbe costituito una coppia formidabile”, dichiara con malcelato rimpianto Matteo Salvini, “sarebbero stati i nuovi Baresi&Costacurta, Bombolo&Cannavale, Tom&Jerry, Cocciolone&Bellini, Latorre&Girone, Bonnie&Clyde”.
Dopo aver interrogato Delmastro, organizzatore della festa fatidica, la Procura potrebbe sentire anche Donzelli: “Delmastro gli racconta sempre tutto, volete che non gli abbia detto nulla di questo?”. Staremo a vedere cosa succederà.
Augusto Rasori
(Quest’articolo è stato scritto anche grazie al contributo di Box)