Confessiona (LE) – A chi nella vita non è capitato di mandare un messaggio nella chat sbagliata? Una disattenzione, una svista, spesso pagate a caro prezzo con divorzi sanguinosi, figli usati come mezzi di ricatto e contatti Facebook persi per sempre.
Ma non tutti prendiamo 170,000 euro all’anno e facciamo politica, e se ti chiami Rocco Casalino e sei la mente della strategia comunicativa del Movimento 5 Stelle certe distrazioni non te le puoi proprio permettere. Ieri pomeriggio due messaggi vocali (di cui uno ancora in fase di decriptaggio NdR) inviati nella chat sbagliata hanno avuto ripercussioni sull’intera cittadinanza italiana, seminando caos e disperazione in molti punti vendita alimentari, presi d’assalto in maniera capillare su tutto il territorio fino a tarda notte.
La nostra testata in esclusiva nazionale pubblica il contenuto dei messaggi:
Vocale 1
R. C. “Prendi il pane prima che chiuda il supermercato e visto che ci sei anche l’uva e un po’ di formaggio che ho il frigo vuoto come la testa di quei pezzi di merda del MEF” (Emoticon Reddito di cittadinanza a fine messaggio)
Vocale 2
R. C. “A proposito, avete trovato un romeno del cazzo che non puzza? Non è che stiamo parlando di 200 romeni che non puzzano eh!? Un romeno che non puzza lo trovano tutti i governi, il fatto che non riusciate a trovare un romeno che non puzza significa che qualcosa non va. Se le cose non andranno così dedicheremo tutto il 2019 a far fuori la povertà e di conseguenza la puzza” (Tripla Emoticon faccina arrabbiata a fine messaggio)
Il quartier generale del Movimento 5 stelle è andato letteralmente in tilt, nessuno riusciva a capire le strategie dettate da Casalino, tanto che molti militanti hanno interpretato alla lettera questa richiesta e sono passati all’azione prendendo di mira le grandi catene di distribuzione e costringendo così i supermercati a fare orari da night club al grido di “Riposerete la domenica”
Per venire a capo dell’enigma sono stati interpellati crittografi, paleologi, traduttori, psicologi, tappezzieri, guardie svizzere, logopedisti (ma solo quei pochi che non hanno la villa con piscina e il maggiordomo inglese), cani molecolari, un druido, un ragazzo gay con ottimi voti in matematica e persino un rabdomante che somiglia a Casaleggio. Agli uomini del direttivo ormai mancava da giocarsi solo la carta Mago Otelma, quando a un tratto l’intuizione geniale della Taverna ha ammutolito la sala: “Ma n’avrà mica fatto ‘na cazzata? Voi vede’? Io ‘na vorta ho mannato pe’ sbajo ‘n vocale su a chat da’a classe der pupo e pe’ rimedia’ ho dovuto svaccina’ tre mamme a forza de schiaffi pe’ faje capi’ che era n’equivoco” . A quel punto l’equipe di esperti, dopo un breve consulto e una standing ovation a Paola Taverna al grido di “Eh annamooooo!!!!” ha capito che non era un sottile stratagemma comunicativo ma semplicemente una cazzata, o come le chiamano simpaticamente i vertici pentastellati, una Toninellata.
Casalino si è immediatamente scusato, una volta avvisato dell’errore di invio, e ha garantito che restituirà la metà dell’uva, “che neanche mi andava”, 480 tonnellate di pane e un naso nuovo a chi ha avuto l’olfatto rovinato dalla puzza di romeno, poi è entrato ufficialmente in silenzio WhatsApp.
Vittorio Lattanzi