«Alla fine siamo riusciti a trovare la quadratura del cerchio» ironizzano i ministri Fabrizio Saccomanni e Maria Chiara Carrozza.
Ed infatti, nelle scorse settimane, si erano acuite le tensioni tra i vertici dei dicasteri dell’Economia e dell’Istruzione.Da una parte, l’esigenza di far quadrare i conti in periodi di magra; dall’altra, l’importanza di lanciare un segnale di rassicurazione all’interno di un settore – come quello della pubblica istruzione – ormai da troppo tempo soggetto a numerosi tagli e riduzioni di personale. Nel mezzo, le numerose contestazioni degli studenti, a cui si sono affiancati anche i docenti le cui buste paga ormai tendono asintoticamente allo zero.
Risolutivo è stato l’incontro con i rappresentanti dell’associazione studentesca di matrice egalitarista “Studiare di meno, studiare tutti” artefici di una proposta che potrebbe aiutare le casse dello Stato anche più del bollo sulle carrozzine dei disabili.
«Secondo un nostro studio, abolire la matematica farebbe risparmiare alle casse dello Stato un fraccaccio di soldi, roba di miliardi di euro» ha esordito il timido Filippo Giammento, presidente dell’associazione, «infatti abbiamo calcolato che c’è un numero veramente significativo di insegnanti di matematica, proprio tanti, che diverrebbero inutili. Inoltre, gli studenti si risparmierebbero ore e ore di ripetizioni e sedute di psicanalisi. La verità è che la matematica non serve a niente nella vita, a meno che tu voglia fare l’insegnante di matematica. Insomma: è un ciclo vizioso, che definirei frattalico se sapessi cosa significa. Infine, senza la matematica, cifre come lo spread, il PIL e gli interessi sul debito pubblico smetterebbero di avere importanza, con un effetto positivo sulla fiducia degli italiani. Tanti sforzi sono già stati compiuti per tranquillizzare i cittadini attraverso l’ignoranza, è ora di dare un segnale forte».
Ovviamente l’iniziativa si è scontrata con l’immediata e secca replica dell’ANIMa (Associazione Nazionale Insegnanti di Matematica) che ha ribattuto attraverso il suo portavoce nazionale, Pico Dell’Amirandola: «La matematica non ha solo valenza teorica, ma è una scienza il cui studio è necessario in molteplici campi: dall’ingegneria all’architettura, dalla biologia alla chimica e alla fisica. John Nash la usava addirittura per rimorchiare».
Di contrario avviso, invece, il ministro dell’Economia che ha invece esordito: «Ammiro e rispetto l’impegno che questi docenti hanno espresso nei loro anni di insegnamento. Ma la verità è che possono essere tranquillamente sostituiti da un calcolatore elettronico, volendo. Io stesso faccio il ministro dell’Economia senza sapere un’accidenti di matematica».
Anche il ministro Carrozza – laureata in fisica e dottore di ricerca in bioingegneria – si è detta soddisfatta della proposta: «Io sono sempre dalla parte dei docenti. Ma quelli di matematica mi sono sempre stati sulle palle. E poi, se – come dicono – la matematica è davvero tanto utile, troveranno facilmente un altro lavoro».