ELEZIO (NI) – Il fatidico giorno, il 3 marzo, si avvicina e l’attesa cresce sempre di più. E oltre al Carnevale popolare di Mezzojuso, con colpi di cannone, lanci di dolciumi e corse di garibaldini, quest’anno l’ultima domenica di Carnevale vedrà svolgersi anche le primarie del Partito Democratico. Il 3 marzo, si sfideranno dunque i tre aspiranti alla segreteria del Partito: Nicola Zingaretti, Maurizio Martina e Roberto Giachetti, in ticket con cosa, lì, quella femmina. Le quote rosa stanno a cuore però non solo a Giachetti ma anche agli altri due candidati: Nicola Zingaretti cede sempre il posto alle donne sugli autobus (“anche quando non sono incinte o sono brutte”, ci ha tenuto spesso a precisare) e Maurizio Martina ha un nome di donna nel cognome.
Presto, dunque, saranno chiamati alle urne tutti i simpatizzanti del Pd, ma due supporter eccellenti avrebbero potuto essere esclusi da questo trionfo della democrazia: Laura Bovoli e Tiziano Renzi, genitori dell’ex segretario Matteo Renzi. In seguito alle note e recenti vicende giudiziarie, i generatori di Matteo sono infatti agli arresti domiciliari per bancarotta fraudolenta, false fatturazioni e guida con un brutto cappello. Una situazione di forzata cattività che avrebbe potuto impedire ai due coniugi di partecipare alla grande festa democratica del Pd prima della sua definitiva scomparsa nel nulla.
Appare chiara a tutti una strategia giudiziaria per depotenziare l’ex premier, dato che, a causa della misura cautelare, verrebbe a mancare l’appoggio di due elettori di Martina, candidato renziano, e due voti potrebbero rappresentare il 67% del bacino totale di votanti delle primarie.
Per questo motivo, il Partito Democratico ha ammesso oggi la possibilità di votare anche da casa. Una decisione che ha colto tutti di sorpresa, soprattutto per il fatto che il Partito Democratico sia riuscito a prendere una decisione.
La notizia è stata accolta con grande entusiasmo anche dalla comunità cinese italiana, che quindi potrebbe confermare la sua finora incerta adesione, ora che potrebbe continuare a gonfiare ad arte i numeri degli elettori partecipanti alle primarie, rimanendo comodamente a casa.
“Oggi lanciamo un grande segnale di distensione all’interno del Partito. Il provvedimento non è ad personam, non lo facciamo solo per i genitori di Renzi, ma anche per tutti quelli che non hanno voglia di uscire di casa per andare a votare alle Primarie, che è una grande festa democratica ma una ancor più grande rottura di coglioni”, ha concluso un tizio del Pd, non riconosciuto da nessuno.
Stefano Pisani