San Giovanni Rotondo (FG) – Ha dell’incredibile quanto accaduto ieri mattina in una seconda media dell’Istituto Sant’Acido Fenico, nel noto comune in provincia di Foggia. A seguito dell’assegnazione di un tema dal titolo “Descrivi il nostro premier Conte”, nessun alunno è stato in grado di scrivere una sola parola a riguardo: sotto la voce ‘Svolgimento’, tutti i fogli impilati sulla cattedra si presentavano bianchi.
Si tratta, con ogni probabilità, del primo caso al mondo mai registrato da quando esistono i compiti in classe. L’incredula professoressa Alessandra Mousse Olini, attempata insegnante di Italiano e Storia, seguace di Padre Pio ed ex groupie del famoso frate cappuccino, ha mandato a chiamare subito il bidello per informarlo di quanto successo in aula: “I ragazzi avevano a disposizione ben tre ore per svolgere il tema” – ha dichiarato amareggiata la docente – “Avevo anche chiesto l’ora successiva all’insegnante di Religione, che me l’aveva ceduta per soli 15 euro. Il premier Giuseppe Conte ha vissuto gran parte della sua infanzia e giovinezza qui a San Giovanni Rotondo, è un nostro compaesano, in molti lo conosciamo di persona, com’è possibile che a questi piccoli imbecilli pagani non sia venuto in mente nulla!?“
Sembra che tutti gli alunni abbiano trascorso le prime due ore e quarantacinque minuti a bisbigliare tra loro e a chiedersi di quale Conte si stesse parlando. La quasi totalità degli studenti maschi ha pensato subito all’ex allenatore del Chelsea, Antonio, due nerd secchioni appassionati di musica jazz lo hanno addirittura confuso con il cantautore piemontese Paolo, un bambino snob addirittura con il fratello Giorgio. Tutte le ragazzine della classe erano invece convinte si trattasse di Giuseppe Conte, omonimo del presidente del consiglio e conduttore di una TV privata foggiana che fa televendite di reggiseni imbottiti per bambine. L’uomo, che ha un curioso timbro di voce e una vaga somiglianza con Silvio Berlusconi da giovane, ha la brutta abitudine di taroccare il proprio CV millantando una serie di fantomatiche partecipazioni mai avvenute a famosi programmi televisivi tra New York, Parigi e Malta.
Anche quando la professoressa si è decisa a fornire un aiuto ai suoi studenti, mostrando un video sul suo smartphone del capo del governo mentre estrae, dalla tasca interna della giacca, l’immaginetta di Padre Pio e un preservativo, e li mostra emozionato a Bruno Vespa, i ragazzi hanno continuato a ignorare chi fosse e comunque era ormai troppo tardi, la campanella era suonata e le tre ore scadute. Ai ragazzi non è quindi rimasto che consegnare i fogli bianchi con su scritto solo il proprio nome e il titolo del tema.
Dopo lunga consultazione con il preside, il compito in classe è stato poi annullato dall’insegnante, che ha già promesso che la settimana prossima proporrà ai suoi studenti un tema dal titolo sicuramente più abbordabile: L’influenza della Scapigliatura milanese sugli autori espressionisti della Bassa Sassonia dal 1905 al 1907.
Andrea Canavesi