Roma – Sta provocando molte polemiche fra i sostenitori della famiglia tradizionale la dichiarazione ufficiale dell’A.P.M. (Associazione Prostitute Minorenni) riguardo il family day, che si terrà in varie piazze italiane sabato 30 gennaio.
Maura Florianal, la portavoce dell’associazione, approfittando di un raro momento di tranquillità nella stanza in cui lavora ai Parioli, ha reso noto che visto il periodo di crisi, non vi sono le condizioni per aderire a tale giornata. Questa la sua dichiarazione integrale: “È stata una scelta dettata dalla responsabilità di cui oggi siamo investite e che speriamo venga condivisa dalla clientela e dalla piazza, di cui comunque condividiamo i valori. La nostra attività è da poco entrata nel paniere ed è a oggi una delle travi portanti della fragile economia italiana. Per questo chiediamo che la manifestazione venga annullata e spostata a data da destinarsi. Viviamo in un’epoca in cui i voli low cost ci costringono a combattere ogni giorno con professioniste che lavorano a prezzi stracciati, costringendo i nostri amati clienti a viaggi di oltre 20 ore per raggiungere mete esotiche dove le minorenni si vendono per pochi euro. Sia chiaro, noi non giudichiamo questi poveracci, anzi, ma come possiamo competere con ragazze che lavorano per sopravvivere e non per comprarsi le borse di Prada o l’ultimo modello di smartphone con ricarica annessa? È una società malata la nostra. Se non mi credete guardate le ultime classifiche mondiali sul turismo sessuale. L’Italia anche quest’anno è nelle primissime posizioni; prima per molti istituti di ricerca. Come A.P.M. invitiamo quindi il maschio italiano a capire quali siano le priorità per l’economia della nostra Nazione. Certo, sappiamo che molti di loro da bravi patrioti vanno in Asia solo per sentirsi più vicini ai Marò, ma non possiamo ignorare che altrettanti di loro si siano fatti traviare, e onestamente non vediamo nessun motivo logico per cui questi debbano andare a cercare quello che noi già gli garantiamo in posti assurdi come il Sud America, ad esempio”.
Le paure di Maura riguardo un possibile tracollo degli introiti e quindi dell’economia reale sono confermate dagli studi ISTAT svolti durante i passati Family day che avevano visto arrivare il calo della clientela in concomitanza della manifestazione fino al 99%.
Non si è però fatta attendere la risposta di Alessandra Mussolini – una delle maggiori esponenti del movimento che sostiene la famiglia tradizionale – che ha dichiarato che le brave persone che saranno in quella piazza, come sempre, si dedicheranno anima e corpo affinché questo collasso non avvenga.
Riportiamo di seguito anche la sua dichiarazione ufficiale: “Molti di noi si fanno fino a tre quattro famiglie pur di sostenere l’economia della famiglia tradizionale che è alla base della nostra società. In fondo negli anni scorsi questo collasso non c’è stato, non vedo perché dovrebbe esserci sabato. Vi faccio un esempio a sostegno della mia idea: pochi giorni fa, quasi a voler sembrare uno spot per la famiglia tradizionale ed i suoi valori (ma non lo è, sia chiaro, è solo un caso) l’Onorevole Casini, esponente di spicco di questo movimento, ha nuovamente divorziato sostenendo così in maniera concreta l’economia reale. Come? È presto detto: il suo avvocato divorzista ha acquistato una nuova fuoriserie favorendo così l’indotto industriale della produzione di fuoriserie e finalmente si è potuto permettere anche la colf. Ora voi direte: ok l’auto di lusso, ma che c’entra con l’economia reale la colf? C’entra. Essendo lei una bella 20enne, vuoi che l’avvocato non gli dia una botta convincendola con la solita scusa del contratto in regola con contributi e tutto? A quel punto, visto che il farfallone italiano è nel 99% dei casi un’idiota ipocrita, verrà scoperto, favorendo così la reazione a catena – come accade sempre in questi casi – nella famiglia tradizionale. Si apriranno molte possibilità e tutte andranno ad incidere sull’economia reale e quindi sul nostro benessere. Vi faccio solo due piccoli esempi anche se potrei andare avanti all’infinito: lui la invita a cena in un ristorante di Cracco e le regala un diamante e lei lo perdona, oppure lei chiede il divorzio attivando così lo stesso ciclo messo in moto da Casini. È per questo che invito la giovane Maura a partecipare alla manifestazione, perché non c’è nessun rischio per l’economia della nazione e perché, su questo sono d’accordo con lei, quel giorno non lavoreranno comunque. Fidatevi io so di cosa parlo”.
Fabio Corigliano