BOLOGNA – Uno studio condotto da ricercatori universitari sottopagati bolognesi, ha stabilito che ascoltare le nenie di Malika Ayane potrebbe portare alla depressione. La percentuale nelle donne è altissima, infatti l’84.3% delle volontarie (fra 14 e 50 anni di età) costrette per l’esperimento ad ascoltare le celebri geremiadi della cantante, ha sviluppato una forma di depressione piuttosto acuta. Di queste solo una piccola percentuale (3.2%) ha avuto atteggiamenti autolesionistici. “Solitamente gli atteggiamenti autolesionistici nelle persone con depressione acuta si ritrovano in percentuale maggiore – spiega Ernesto Da Gama, il titolare della ricerca – un’incidenza così bassa di eventi contro la propria persona si può spiegare col fatto che ascoltare quella sorta di litanie sia un atto autolesionistico di per sè”. Negli uomini la fetta colpita riguarda ‘solo’ il 55.2%, anche se nel 25.2% del restante 44.8% sono stati registrati malanni fisici, come impossibilità di deglutire, acufenia, formicolii alle estremità e nelle situazioni più gravi, epididimorchite bilaterale.
Chiorbaciov