Dopo le infinite polemiche che si sono susseguite per la scelta di stanziare 100.000 euro per il trasferimento a Roma della salma del più ‘ardito’ tra i Santi ribelli, il Che Guevara dei camionisti, ovvero Francesco Forgione alias Padre Pio (che si esibirà nella capitale dal 3 all’11 febbraio) la Regione Puglia fa un passo indietro.
Qualche giorno fa non bastarono le proteste dei grillini, gli unici ad opporsi alle spese per allestire la faraonica tournée, a fermare lo sperpero di denaro pubblico né il loro voto a favore del blocco del trasferimento delle salme, maturato dopo aver visto un meme su internet con la divisione Denaro Pubblico/Km.
Napoleone Cera dei Populisti, che ha presentato l’emendamento con ampio consenso, dal Pd a Forza Italia, sostenuto dal vivo comune convincimento che “Padre Pio è il santo del popolo, della gente, è giusto, quindi, che paghi lei per la trasferta“, ha dovuto fare i conti con le critiche dei miscredenti e annunciato in fretta e furia un ridimensionamento nelle spese, che comporterà la rinuncia all’assicurazione sulla vita per il Santo e l’affidamento del suo viaggio di ritorno da Roma ad un corriere.
Ovviamente al centro del dibattito c’è lo sperpero di denaro dei contribuenti, ma il portavoce della Regione Puglia ha tenuto a precisare: “Inutile alimentare polemiche: abbiamo un Babbo Natale solo nella nostra regione e lo dovremmo pure trattare male? Chi parla non è informato o è in malafede perché ignora che le 100.000 euro non serviranno più, dato che il trasporto è stato affidato, con regolare appalto per direttissima, allo spedizioniere Bartolini (con autista sprovvisto di resto) ed il restante donato in beneficenza alla Voce di Padre Pio… e che si fottano Udito e Vista!” ed aggiunge “Nulla è stato fatto con supeficialità. Abbiamo preteso molte garanzie, sia dal corriere, che ha garantito un triplo ripasso di pellicola per imballaggi con bolle d’aria – la vera passione del santo, che trascorreva, facendole scoppiare, i pochi momenti in cui non era impegnato a lottare contro Satana – sia dalla fondazione stessa che riceverà la cospicua donazione e che affronterà i vari spostamenti in taxi della salma. Del resto il Giubileo si fa sì spesso ma mica ogni anno, per cui non è che uno possa perderselo rimanendo tutti i giorni confinato in una teca“.
I fedeli invece sono preoccupati soprattutto per la consegna non sempre ‘miracolosa’ degli spedizionieri, e hanno ancora ben viva nel cuore l’angoscia per la sorte toccata allo stinco di Sant’Aniceto, a tutt’oggi disperso nei meandri del terminal di Fed-Ex, ma già dalla prossima settimana potranno tirare un primo sospiro di sollievo quando il corriere riporterà a casa innanzitutto il corpo di Pio e nei giorni a seguire completerà il delicato compito consegnando il suo saio, il guantino alla Michael Jackson, la valigia con le scarpe e, dulcis in fundo, le stimmate.
Vittorio Lattanzi