ROMA – Da poco rientrato in Italia, il marò Salvatore Girone è stato al centro di un tumulto scoppiato in un ristorante indiano della capitale. Il fuciliere, dopo aver ricevuto il saluto del presidente della Repubblica, aveva deciso di recarsi al Khrisna 11, rinomato ristorante etnico della zona del Quirinale in compagnia di parenti e amici. “Salvatore sentiva la mancanza del pesce spada in salsa curry su letto di riso basmati – ha spiegato un amico – sapete, glielo servivano ogni giorno, durante la durissima prigionia a cui è stato sottoposto”.
Poco dopo essere arrivato, sono cominciati i disordini. In base a testimonianze raccolte pochi minuti fa, pare che il pesce spada portato in tavola fosse crudo e il lagunare abbia iniziato a protestare vivacemente con il cameriere. Dopo un po’ gli animi si sono scaldati. “Salvatore ha imbracciato il fucile che aveva nel taschino della camicia e ha fatto fuoco nel piatto, urlando che, ora sì, il pesce era ben cotto. Poi, ha sparato nei glutei del cameriere e ha crivellato di colpi il resto del ristorante, mirando in particolare al personale e alle mance” ha dichiarato un testimone “ma urlava cose del tipo: e quello me lo chiamate pesce fresco? Avete visto che faccio bene a sparare ai pescatori indiani??”.
Il personale del locale sopravvissuto, in preda alla mortificazione, ha tentato di rimediare offrendo al fuciliere la loro specialità, del pollo Tandoori. La nuova portata sembrava aver calmato il fuciliere, che ha lentamente riposto la sua bocca da fuoco e ha chiesto una forchettina per un assaggio, mentre in sottofondo partiva la musica di tensione di Masterchef India. “Il problema con ‘sto piatto – ha esordito Girone – è che mi ha bloccato la gola come una pallina di catrame. E devo andare all’ospedale adesso, se no, muoro”. Subito dopo l’impietoso giudizio, il marò ha chiesto che gli venisse portato una caraffa di arsenico per sdrammatizzare il sapore del piatto e una bomba atomica come digestivo. Alcuni passanti riferiscono di aver inoltre sentito urla maschili provenire dall’interno. “Gridava:- Vi insegniamo noi a cucinare per bene, maledetti pirati!”. Giorgia Meloni si è detta colpita dall’accaduto e ha dichiarato di voler proporre il marò come senatore a vita della Repubblica.
Stefano Pisani