Rignano sull’Arno (UAE) – Matteo Renzi, auto-fondatore, ghostmastermind e leader di Italia Viva, è tornato alla ribalta della scena politica italiana con un fatto di cronaca che conferma la sua attitudine al gioco delle tre carte.
Il gran Visir della Leopolda, che da giorni manifestava un non precisato dolore fisico, quel mercoledì mattina non si recò ad Abu Dhabi per lavoro, ma rimase presso la sua dimora deciso a curarsi affidandosi ai rimedi medievali italiani piuttosto che alle cure neorinascimentali saudite.
La Sultana Agnese, moglie e martire del nuovo che avanza, che ormai conosce a menadito cosa si cela dietro ogni espressione del marito, aveva infatti intuito dall’incedere claudicante e dal termometro infilato nel culo che il senatore molto probabilmente aveva un mal di denti, quasi certamente si trattava del secondo premolare destro. “Cara, invio una mail e vado dall’osteopata, torno presto quindi lasciami qualcosa in frigo che stanotte ceniamo insieme da soli, ciao”.
Date istruzioni alla moglie, Renzi si apprestava a non dare credito alle sue dichiarazioni e chiamava al telefono Calenda: “Sicchè t’eri il bischero di Libro ‘Uore, ma guarda ch’io ero Spanky delle Simpatiche ‘Anaglie, ora si fa a modo mio, va fori e dì che non voti La Russa, io poi faccio come tu già sai, sono un gruppo unito, no? Dai ti saluto, vado dal neurologo che ho mangiato troppo lampredotto, richiamami quando hanno nominato La Russa! come ‘e con quali voti’ Carlino? Quelli del Partito Democratico, dai va fori e fa come hai detto? ooohh Carlinoooo No come ho detto io, come ha detto il gruppo! Vai suvvia, vai!” Per poi recarsi in taxi a Firenze nello studio medico odontoiatrico del dottor Renzulli in via dei Bardi, 32. (Come già intuito da Agnese)
Appena accomodato sulla poltrona il dentista chiede a Renzi: “Cosa le fa male?”
R. “Dottore credo di essere incinta”
D. Ooooh Maremma Sig. Renzi ci risiamo…. abbiamo già controllato l’ultima volta, Lei non è una fava d’ ippocampo! anche se si sente più a suo agio nel Mar Rosso, non vole dire nulla! Suvvia non mi faccia perdere altro tempo” e lo sottopone ad un’ortopanoramica.
D. “Si vede che è questo quello marcio dalla Lastra, Sig. Renzi, inutile che si ostina a dire che non è quello da curare”
R.”Da lei solo frasi fatte, frasi da bullo di periferia, stia sereno non apporremo la fiducia alla sua diagnosi”
D. “Apporremmo chi?”
R. “Io e i miei 101 denti. Senta, io non dico che quel dente non fa male ma è necessario togliere quello che le dico che mi fa fastidio, altrimenti lei è un egoista”
D. “Ma sig. Renzi, la lastra parla chiaro, il dente marcio è il secondo premolare destro ed è quello che deve eliminare”
R. “Quindi lei i problemi li risolve eliminandoli, abbiamo un dente più debole e lei lo elimina invece che aiutarlo, invece che includerlo? Se ci fosse qui dentro uno di sinistra, tipo Orfini, le avrei fatto spaccare il grugno”
D. “Senta non ho tempo da perdere, facciamo come dice Lei”
R. “Come dice il gruppo!”
Renzi indica un molare sinistro a caso da farsi trapanare. A lavoro ultimato, il dottore fa accomodare l’ex Sindaco di Firenze: “Mi aspetti di là nel mio ufficio”
R. “Ah vedo che fa tutto da solo, non trova personale, colpa del reddito di cittananza vero?
D. “No. la Segretaria oggi ha una visita di controllo per un’operazione”
R. “Questi giovani, non hanno più voglia di rischiare!”
Vittorio Lattanzi