[Washington, D.C.] A pochi giorni dalla notizia della cancellazione del diritto costituzionale all’aborto a livello federale da parte della Corte suprema, Renzi ha fatto parlare di sé per via della sua partecipazione come ospite alla convention annuale “Change the world by going back in time”. Sul palco era ospite di Berenice Coney Barrett, uno dei giudici della Corte suprema che, in un momento di così forte contestazione, ha accettato di condurre lo speech lasciando a casa i suoi 27 figli.
Nel suo intervento, registrato e trasmesso da un’emittente americana, il leader di Italia Viva ha dichiarato “Quello della Corte suprema americana è un nuovo Rinascimento”. Alla reazione di sdegno da parte del pubblico presente in sala, Renzi ha spiegato: “Con questa Corte suprema l’America ha tutte le condizioni perché diventi la culla di un neo-Rinascimento. Così come successo a Firenze dopo la peste, gli Stati Uniti possono giocare un ruolo di playmaker nel mondo, soprattutto se la Corte ha in mente altre sentenze lodevoli: mi viene in mente l’obbligo di battezzare la costituzione, il divieto della minigonna dopo le 20 e del trucco femminile che inganna gli uomini, o il graduale e ponderato ritorno alla schiavitù nelle piantagioni di cotone”.
L’entusiasmo di Matteo Renzi è senza confini: commentando la sentenza, ha affermato che la vita deve essere protetta sempre, anche a costo di usare le armi contro la madre che si oppone. Ha poi rivelato che ha chiesto di essere pagato soltanto 2mila euro al minuto per l’intervento, perché si è detto fiero sostenitore della politica, nello specifico quella che ha lasciato anni fa dopo il referendum.
In chiusura del convegno è arriva la chiamata del principe Bin Salman preoccupato in merito alla sue dichiarazioni, al che Renzi lo ha rassicurato sulle tempistiche: “Tranquillo Bin, il primo Rinascimento avverrà prima da voi. A proposito, quando ci vediamo di nuovo?”
Mattia F. Pappalardo