MILANO – Momenti di forte imbarazzo al Teatro La Scala, dove il maestro Riccardo Muti si è reso protagonista di un inaspettato siparietto durante l’annuale concerto in memoria di Carlo Calenda. Infastidito da un moscone, il maestro ha iniziato a muoversi in maniera disarmonica e a sbracciarsi affannosamente, tentando invano di afferrare l’insetto. Nel giro di pochi secondi, come raccontano alcuni spettatori della prima fila, i gesti del maestro sono diventati talmente senza senso che l’orchestra ha iniziato a suonare un brano di Coez.
“Abbiamo visto il maestro muovere la bacchetta completamente a cazzo di cane, ma lo abbiamo seguito perché sul nostro contratto c’è scritto così“, ha dichiarato il primo violino Georges Simenon, che poi ha precisato: “Inizialmente credevamo che quelle note non significassero nulla, poi abbiamo capito che si trattava di un brano di Coez e ne abbiamo avuto la certezza“.
Il brano di Coez – Mal di gola – è stato accolto con freddezza dal pubblico in sala, ma il tutto, fortunatamente, è rientrato nel giro di qualche minuto grazie alla fuga del moscone che, una volta realizzato che quella canzone fosse di Coez, è scappato ad ali levate. Il concerto è poi proseguito senza interruzioni, col maestro Muti che ha recuperato subito il favore del pubblico facendo delle scoregge con le ascelle.
Alfonso Biondi