Pezzen (TE) – Stanno suscitando scalpore gli ultimi dati diffusi dalla Banca d’Italia nel suo bollettino periodico. Le statistiche trimestrali sui sui conti distributivi sulla povertà degli italiani rivelano una realtà inaspettata: oltre la metà della povertà nazionale è detenuta da soli dieci senzatetto.
L’identità di questi super-poveri non è stata rivelata per questioni di privacy. Identificarli sembra un’impresa ardua, perché secondo i dati ISTAT in Italia oltre 2 milioni di famiglie sono in stato di indigenza e alcune sono così povere che non hanno neanche una quota di povertà.
Nelle mense della Caritas poi si iniziano a vedere anche personaggi insospettabili, come quelli che riportiamo qui sotto garantendo loro un assoluto anonimato.
Chiara F, ex influencer finita in disgrazia per una questione di beneficenza: è l’unico caso noto di persona che ha perso le sue ricchezze non per aver fatto troppa beneficenza, ma per averne fatta troppo poca.
Piero F, deputato del Parlamento italiano, costretto a sopravvivere con soli 4700 euro al mese.
Danilo T, ex deputato e organizzatore di giochi sui ponti, che da poco ha dovuto rinunciare al tonno.
Lapo E, ex imprenditore, uno che si è fatto da solo, ma anche in compagnia. Non ha ereditato la povertà dalla famiglia, ma l’ha conquistata con caparbietà e determinazione, sputtanando un patrimonio di milioni di euro.
Di fronte a problemi così drammatici il governo Meloni non è certo rimasto indifferente e sta mettendo in atto misure straordinarie per favorire l’indispensabile ridistribuzione della povertà: si spiegano così decisioni come la mancata proroga del taglio delle accise sulla benzina, il rifiuto all’approvazione del salario minimo e soprattutto la cancellazione del reddito di cittadinanza.
Andrea Michielotto
(Quest’articolo è stato scritto anche grazie al sostegno di Box, Giuseppe Lastaria e Dario Cecchini)