Fucilazioneallaschie (NA) – Altro grosso passo in avanti per il governo di Mario Draghi verso la modernizzazione dell’Italia anche per quanto riguarda l’annoso tema della riforma della giustizia. È quasi pronta la manovra, presentata a Palazzo Chigi in conferenza stampa dall’economista più figo dell’universo e dalla guardasigilli Marta Cartabia, che dal prossimo anno si tradurrà in un decreto attuativo che rivoluzionerà il sistema giuridico del nostro paese. Disposizioni atte ad accorciare finalmente le pratiche burocratiche, preannunciate anche sui social network del ministro della giustizia Cartabia sotto l’hashtag #unannodigiustizia.
Vediamo nel dettaglio cosa ci aspetta sul fronte giudiziario a partire da gennaio 2022.
● Tutti i procedimenti concernenti la sfera della giustizia civile si risolveranno – alla presenza delle due parti – pronunciando semplicemente la parola “Scusa” e andandosene. La parte lesa però, se vorrà vendicarsi, prima della fine del processo potrà eventualmente far mettere in ginocchio il querelato per cinque minuti su delle biglie di vetro e dargli della ‘Testa di cazzo’ ad alta voce in pubblico.
Una modifica, questa, che naturalmente non piace a Matteo Salvini, da sempre allergico a a scusarsi in una qualunque forma.
● Pratiche giudiziarie nell’ambito del penale e del processualpenale.
Per i reati con reclusione prevista da 1 a 5 anni rimane in vigore la sospensione della carcerazione in linea con la legge ‘Svuotacarceri’. La grossa novità è che sparirà anche la sanzione pecuniaria, al suo posto – per chi ad esempio minaccia o aggredisce senza gravi lesioni – verrà inscenato un procedimento di arresto simbolico del condannato con delle manette di peluche, seguito da dieci calci nel culo con scarpe a punta per ogni anno di condanna.
Importantissimi cambiamenti anche per i reati con pene previste superiori ai 5 anni: per favorire ulteriormente lo svuotamento dei penitenziari entrerà in vigore la cosiddetta ‘Norma dimezzagaleotti’: sconto automatico di metà della condanna e permanenza in carcere per gli anni rimanenti in cella doppia con Andrea Scanzi.
Draghi e Cartabia hanno poi preannunciato alla stampa un altro provvedimento in arrivo che snellirà ulteriormente l’ordinamento giuridico: il divorzio consensuale e la separazione dei beni tramite occhiatacce.
Andrea Canavesi