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Rivelato l’incipit del testamento del principe Filippo: “Non sono razzista ma…”

Foto Credits: Steve Punter

Londra (Brexit) – Nel giro di mezzo secolo la Gran Bretagna ha perso alcune delle sue più importanti icone pop: John Lennon, Freddy Mercury, Lady Diana e ora anche il povero Principe Filippo. La Corona inglese e tutta la famiglie reale piange il novantanovenne che per più di 70 anni ha fatto tutto quello che gli pareva dovendo rendere conto solo a sua moglie.

Passata la settimana di cordogli (una settimana) e inumato il cadavere (5 minuti) insieme ai suoi parenti (quelli non affiliati al Reich), gli eredi si sono affrettati ad aprire il testamento di un uomo che quando andava a fare la spesa pagava con banconote che avevano la faccia di sua moglie.

Davanti al notaio Louis Winthorpe III, dello studio legale Mortimer e Randolph Duke della City, hanno srotolato e dato lettura del testamento davanti alla Regina, il Principe Carlo, il Principe William, il piccolo George e collegato via Whatsapp dalle Americhe, anche Henry.

Le parole con cui comincia il testo sono: “Non sono razzista ma…” ha rivelato alla stampa una fonte anonima attualmente residente nel capanno degli attrezzi di di Oprah Winfrey.

Non sono razzista, ma preservare la forma è l’unica cosa che ci separa da quei poveri regnicoli di cui siamo i sovrani. Dunque, mi domando in via precauzionale se mio nipote Henry Windsor, Duca di Black Pudding e Marchese di Primark, possa ancora rientrare nella linea di successione sebbene abbia rinunciato ai suoi diritti sulla Corona e sia andato a vivere nelle colonie oltreoceano“.

Mentre Louis Winthorpe III leggeva il testamento, la Regina Elisabetta ha fatto finta di non aver sentito nulla. Ma il notaio prosegue: “Ribadisco, io non sono razzista, ma sarebbe un po’ imbarazzante se tra 10 o 20 anni scoprissimo che il mio caro nipote Archie, che io apprezzo e stimo a prescindere del colore della sua pelle – e per inteso ho molti amici con quel colore della pelle – godesse di privilegi che non gli spettano.

Il resto del testamento divide i domini personali del principe tra gli altri eredi:
– a Carlo vanno il suo account di Steam, i follower di Twitch e la rarissima Armatura da Cavallo dorata che aveva appena ottenuto giocando a Minecraft
– a William il dispaccio con cui lui e la Regina hanno dato l’ordine di uccidere sua m⃟a⃟m⃟m⃟a⃟
– alla sua amata Lizbeth, la Regina, ha lasciato la tessera a punti dell’Esselunga, con ben 12000 punti dentro. Dovrà fare in fretta, perché a fine mese scadono
– al piccolo George, i suoi diari con tutte le cose che si possono dire e fare quando si è sovrani di uno Stato.

Nei prossimi giorni tutti gli impiegati dello studio Mortimer e Randolph Duke saranno impegnati nel ricercare i precedenti storici del caso e se effettivamente il caro Archie Mountbatten-Windsor potrà anche lui ereditare dal bisnonno qualcosa. Nel qual caso, il testamento prevede che gli spettino ben 3 ferri di cavallo ed una frusta che non schiocca.

Andrea Sesta

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