Brindisi (BR) – Depressione midollare, itterizia ed emorragie gastrointestinali, sono questi i sintomi riscontrati da un giovane nomade a Labbruzzo in Puglia dopo un ricovero d’urgenza presso il reparto di oreficeria dell’ospedale San Silvestro di Brindisi e dove ancora adesso non sanno cosa fare. Zlatamiro Espositovic detto ‘Bruce‘, 38 anni single che vive ancora nella roulotte dei genitori con alle spalle una fallimentare carriera universitaria presso la facoltà di scienze dell’integrazione ad Adro, mercoledì pomeriggio è stato colto da un dolore ai denti estremamente acuto, tanto da farlo stramazzare a terra davanti agli occhi increduli dei suoi parenti presenti al campo in quel momento.
I suoi fratellini, Rodomir, Mirela e Brando, rispettivamente di 7, 7 e mezzo e 8 anni tra 2 settimane, hanno preso l’auto e hanno subito cercato di aiutare il loro fratello maggiore, ma i ragazzini, con diversi denti ancora da latte, non potevano saper gestire la situazione, sapevano soltanto che in Italia ci sono 15000 dentisti che esercitano abusivamente la professione e siccome la multa per esercizio abusivo ammonta a una cifra pari a 3 pulizie interdentali aprono e chiudono come se niente fosse, spuntando come funghi ovunque. I tre giovani virgulti hanno capito che era meglio starne alla larga e così sono andati ad intuito osservando l’aurea bocca del loro fratellone, “Portiamolo da quel negozio dove mamma e zia rubano i gioelli” avrebbe pronunciato il più piccolo. E così hanno fatto.
Dopo aver ricevuto i primi soccorsi dall’orefice è stato immediatamente trasportato nel Compro Oro più vicino dove ha barattato l’estrazione coprendo in parte le spese odontoiatriche, ma la situazione non tendeva a migliorare e così si è valutato un secondo ricovero, stavolta in un ospedale, dove gli è stato riscontrato un forte avvelenamento da oro dovuto proprio al pessimo lavoro odontoiatrico del dentista abusivo a cui si era rivolto in precedenza. Sul quale ora si occuperà la magistratura che ha aperto un fascicolo che ha portato già alla denuncia di 13 persone e alla chiusura di 7 cliniche senza i necessari requisiti. “Il rischio di incappare in attività mediche abusive è ancora troppo alto nel nostro paese” Conferma il vice-comandante dei Carabinieri del Nas al posto del comandante capo dell’operazione, che per primo ed in prima persona, si è infiltrato nel giro dei falsi dentisti fingendosi cliente e che purtroppo non ha potuto rilasciare dichiarazioni comprensibili a causa dei numerosi ascessi a parte: “Acie ue chiniche e metto“.
Vittorio Lattanzi