Roma – Non si ferma l’ondata di violenza contro medici e infermieri negli ospedali italiani. Le aggressioni al personale sanitario sono ormai oltre 1600 ogni anno, tant’è che si è reso necessario prenotarle tramite CUP e i tempi di attesa si sono allungati notevolmente.
Ma l’episodio avvenuto ieri al Policlinico Agostino Gemelli di Roma ha avuto un risvolto inatteso. Protagonista il 61enne Enrico Stipato, che si trovava nella sala d’attesa del pronto soccorso a causa di un blocco intestinale. L’uomo, esasperato dall’attesa che si protraeva da più di 72 ore, si è scagliato contro il primo camice bianco che ha visto transitare in corsia, colpendolo al viso con due schiaffi. Per sua sfortuna, però, quell’uomo vestito di bianco non era un medico, ma Papa Francesco che era in visita ai malati.
Il pontefice in un primo momento ha incassato i colpi su entrambe le guance, come prescritto dal Vangelo, ma poi con una mossa da wrestler ha scagliato l’uomo contro lo schienale di gomma di una sedia, facendolo rimbalzare al centro della sala, quindi lo ha atterrato con una gomitata in pieno viso. A questo punto il Santo Padre si è arrampicato sul banco dell’accettazione e si è gettato sul corpo di Stipato atterrandogli sulla pancia. Il Papa è rimasto sull’uomo per 10 secondi, finché un’infermiera non ha decretato la vittoria. Peraltro la violenta pressione praticata da Bergoglio ha causato lo sblocco dell’intestino dell’uomo, che si è svuotato all’istante, per la gioia degli addetti alle pulizie.
Raggiunto dai giornalisti all’uscita dell’ospedale, Papa Francesco ha detto di aver perdonato l’uomo per l’aggressione subita e ha chiesto alla Congregazione delle cause dei santi di tenere conto della guarigione di Enrico Stipato per la propria futura beatificazione.
Eddie Settembrini
(Quest’articolo è stato scritto anche grazie al sostegno di Box)