Roma- Il sindaco Gualtieri ha diramato un comunicato ufficiale nel quale si invitano tutti i cittadini e i turisti che si aggireranno per la capitale nei prossimi giorni, a non indossare abiti e copricapi di pelliccia, vera o sintetica che sia, onde evitare di essere confusi per cinghiali e rischiare di beccarsi una schioppettata.
La raccomandazione arriva dopo l’episodio che ha visto il turista danese 50enne Torben Kristensen, è stato erroneamente abbattuto con una doppietta da un residente, proprio perché scambiato per uno dei tanti suidi che infestano la città. Sembrerebbe infatti che, al ritorno da un addio al celibato abbastanza movimentato, Kristensen abbia avuto la malaugurata sorte di trovarsi nel posto sbagliato, al momento sbagliato .
La tragedia è avvenuta intorno alle ore 23 del venerdì scorso. Secondo le ricostruzioni il turista danese, ubriaco, stava cercando un punto al riparo da occhi indiscreti per poter evacuare l’intestino. È stato proprio in quel momento che Piero Filini, attirato dai rumori e dalla puzza provenienti dalla strada, si è ritrovato di fronte quello che gli è apparso come un enorme cinghiale che stava defecando sullo zerbino di casa.
Il sessantenne, residente a Roma da una vita, ormai esasperato dai continui schiamazzi degli animali, ha imbracciato il suo fucile da caccia ed ha fatto fuoco, prendendo in pieno il povero Kristensen. L’equivoco potrebbe essere stato causato dall’organizzazione per l’addio al celibato, pare infatti che il tema della serata fosse proprio ‘Roma’. Il turista danese, dopo aver scartato un troppo ingombrante vestito da buca, aveva optato per un più classico costume da cinghiale romano. Questa ultima scelta, purtroppo, gli è risultata fatale. la questura, in merito, ha fatto sapere che, viste le nuove normative in vigore sulla caccia ai cinghiali, Filini potrà comunque cucinare e mangiare la sua preda.
Sergio Marinelli