SANREMO – Dietro la decisione dei vertici Rai di far condurre il Festival di Sanremo a Carlo Conti ci sono motivazioni concrete: “Era l’unico rimasto”, commentano. In lizza, ma esterno alla Rai, c’era anche Paolo Bonolis, che avrebbe dovuto prendere le redini del Festival per un anno con opzione sul secondo in caso di qualificazione nelle coppe europee. Tuttavia, l’alto prezzo del cartellino e la decisione di portare sul palco dell’Ariston come concorrente Luca Laurenti hanno convinto la Direzione a puntare nuovamente sul presentatore toscano, già interno alla reti nazionali.
Nel frattempo, Amadeus avrebbe contattato telefonicamente Conti per congratularsi e per fargli sapere che Sanremo è il miglior trampolino di lancio per approdare a La Nove. Il conduttore sessantreenne ha bisogno di rilanciarsi dopo un periodo di riposo: è cosa nota, nell’ambiente, che negli ultimi anni Tale e Quale Show sia stato condotto a turno da degli imitatori del vero Carlo Conti, che nel frattempo se ne stava tranquillo a casa a godersi il cammino della Fiorentina in Conference League.
Nonostante le pressioni, il nuovo presentatore non teme il confronto con la vecchia gestione: “Dimostrerò a La Nove che merito una promozione tanto quanto Amadeus”, ha confermato ai nostri microfoni nascosti dietro alla lampada abbronzante. Nel frattempo, l’unica cosa certa della prossima edizione del Festival è che Panariello e Pieraccioni non ci saranno, mentre dovrebbe essere confermata la lucida presenza di Massimo Ceccherini come valletta.
Tiepida la reazione del pubblico, che avrebbe preferito qualcuno di più giovane per proseguire la via di rinnovamento che la kermesse aveva intrapreso negli ultimi anni, mentre è già in corso una gara d’appalto per fare in modo che tutti gli impianti di autotune vengano rimossi dall’Ariston entro la fine dell’anno. Non ci resta che aspettare.
Andrea Bonechi
(Quest’articolo è stato scritto anche grazie al sostegno di Box)