“La nostra proposta risolverà definitivamente il più grande problema che l’Italia abbia mai avuto nella sua storia, quello degli sbarchi clandestini. Potremmo chiamarla con una felice espressione la “soluzione finale”. Con queste parole la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha annunciato la presentazione di un disegno di legge per affrontare direttamente alla radice la questione migranti.
Dopo il no del primo governo Conte alla pur ragionevole e moderata proposta di affondare le imbarcazioni prima che i passeggeri sbarchino, i tecnici di FdI hanno elaborato un provvedimento capace di venire incontro alle istanze più progressiste: un attacco missilistico che distrugga completamente la costa libica.
“Ovviamente non stiamo parlando di tutta la Libia, non siamo dei pazzi sanguinari – precisa la Meloni – ma solo delle aree di imbarco, ovvero quella striscia di 1770 km che si affaccia sul Mediterraneo; il tanto sufficiente da ridisegnare il confine sul mare, cancellando spiagge e porti fino ad avere un unico lungo strapiombo, nel nord del paese”.
La segretaria afferma che con un intervento di “inaudita potenza esplosiva” si possano salvare migliaia e migliaia di vite umane, non solo quelle di chi non potrà più imbarcarsi e quindi rischiare di annegare, ma anche di coloro che non intendono lasciare la ridente località turistica magrebina e vanno al mare solo per fare il bagno, non rispettando però le 3 ore dopo aver mangiato e rischiando, quindi, una pericolosissima congestione.
La proposta ha però fatto registrare – complici forse i malumori per le candidature regionali – una inaspettata freddezza da parte degli alleati di centrodestra e non solo. Berlusconi afferma che un bombardamento umanitario della Libia sarebbe auspicabile, ma solo all’interno di un accordo con l’Unione Europea. Salvini loda l’iniziativa: “Quando si tratta di lanciare missili sull’Africa la Lega c’è”, ma la giudica irrealizzabile perché “i furbi clandestini si sposterebbero con i loro suv Porsche Cayenne in Tunisia e Marocco, dove i barconi dei migranti sono dotati di sale slot con montepremi ancora più ricchi”.
Ancora più espliciti i partiti neofascisti, con il leader di Forza Nuova Roberto Fiore che ironizza sottilmente sulla virata a sinistra della Meloni: “Bombardare solo la fascia costiera della Libia? Giorgia ormai è diventata una zecca buonista”, e con Gianluca Iannone di Casa Pound che si chiede polemicamente perché usare dispendiosi missili, che potrebbero tornare utili in un’auspicabile III guerra mondiale, quando sarebbe sufficiente sparare ai migranti prima che partano con dei semplici mitra, una soluzione molto più economica, che si rivelerebbe anche una fonte di lavoro per tanti giovani italiani attualmente disoccupati.
Dalle parti del governo la maggioranza sembra voler snobbare la discussione, ma fonti del M5S sussurrano che gli esponenti più vicini a Di Battista sarebbero favorevoli alla proposta, purché sui missili vengano incise, prima del lancio, poesie di Pablo Neruda o di Jorge Luis Borges.
Gianni Zoccheddu