SAN BRICIOLAZZO IN ARNO – Morte sospetta nel piccolo centro isolano alle porte di Bergamo. Da alcuni giorni la salma di un giovane è tenuta sotto chiave all’obitorio: la magistratura ha aperto un fascicolo e messo i sigilli alla cucina del famoso ristorante ‘Caereris Mundus’, di proprietà dello chef pluristellato Demetrio Macrobio. La vittima, Gabriele Panedegliangeli, subbacquo di 30 anni di San Briciolazzo in Arno, era rientrato da una cena al ristornate con dolori lancinanti allo stomaco. “Gabriele non stava bene quando è rientrato”, ha raccontato ieri il fratello Michele: “La notte è lievitato sotto le coperte e la mattina successiva il medico di famiglia gli ha ordinato il ricovero urgente. Era sereno, attribuiva il gonfiore ai carboidrati”. Ma la breve corsa sino all’ospedale non è stata sufficiente a salvargli la vita. L’ipotesi è che durante la cena al Caereris Mundus, possa essere avvenuto uno scambio di ordinazioni e che al giovane celiaco possa essere stato servito inavvertitamente un piatto di gustoso pan bagnato, piatto reinventato dallo chef Macrobio, al posto della zuppa che aveva ordinato. “E’ impossibile riconoscere la differenza tra i due piatti” – si è difeso lo chef – “D’altronde o era zuppa o pan bagnato”. Il ristorante Caereris Mundus non è nuovo alle cronache. L’anno scorso il titolare è stato citato in giudizio per aver chiesto conti estremamente salati ai suoi clienti. “La mia è una cucina povera e radical-chic, se volete mangiare veramente andate in oseria”, aveva affermato allora lo chef.
Fredegario Bolgeri