Nabab (BO) – I più cupi timori legati all’erogazione del Reddito di Cittadinanza, e manifestati tanto dal mondo politico che del sempre più attento popolo del web, sembrano essersi concretizzati. Con l’avvio del provvedimento c’era, infatti, la sensazione che ancora una volta la parte più ricca del paese, notoriamente costituita dai disoccupati che lavorano in nero o quelli che, ancora peggio, restano colpevolissimamente seduti sul divano, potesse trarne una ulteriore ingiusta rendita, aumentando così il divario già grandissimo tra chi – senza occupazione – vive nel lusso più sfrenato e chi invece, purtroppo, ha la sfortuna di avere un lavoro regolare, magari anche pubblico e ben pagato, costretto così a pagare le tasse e fare la fame.
Per non parlare degli imprenditori che sono in condizioni sempre più disperate: si racconta che Della Valle faccia fatica a pagare il bollo per l’elicottero e che Berlusconi abbia messo la sua macchina di rappresentanza a metano per risparmiare qualcosina. Non va meglio ai calciatori: sembra che Mauro Icardi abbia imposto a Wanda Nara una drastica riduzione degli appuntamenti dall’estetista.
E questo gap immorale pare proprio essere confermato dalla storia di Tore Approfitta, “disoccupato” quarantenne che, sconosciuto al fisco, è sempre riuscito a condurre una vita agiata lavorando sotto caporale sui ponteggi dei cantieri edili e nei campi di pomodori. Non solo: anche la moglie, Assunta Innero, sembra che sia solita incassare laute provvigioni dal suo impiego di Manager Domestica, lavando panni e pulendo appartamenti.
«Il lavoro nero è una vera fortuna» ci racconta Tore «A volte guadagno anche 6, 700 euro al mese. Tanta ricchezza mi procura anche dei grattacapi: ho sempre paura che i miei figli si abituino all’opulenza e magari, un domani, facciano fatica ad ambientarsi con un impiego regolare».
Ma che se ne fa di tutti questi soldi?
«Finora con i proventi del lavoro nero ci siamo comprati 4 appartamenti a testa, che considerato che ho quattro figli e una moglie significano 24 appartamenti. Tutto quello che avanzava lo abbiamo speso in gioielli, cene eleganti e vestiti costosi. Ma oggi la mia vita è cambiata, è una rivoluzione».
Allude al Reddito di Cittadinanza?
«Certo. Grazie al fatto di risultare disoccupato e di pagare un affitto di 500 euro al mese (ovviamente perché i nostri 24 appartamenti li affittiamo in nero) ho potuto accedere all’intero bottino di 780 euro mensili. Una manna dal cielo che si aggiunge allo sfarzo già ampiamente acquisito. Ovviamente la prima cosa che ho fatto è stato ordinare una Lamborghini Aventador, il sogno di tutta una vita che si avvera. L’ho intestata a un prestanome e presa a rate».
Ma non le sembra di approfittare?
«Mi scusi, non direi. Sono 343.762 euro a listino, che a 780 euro al mese sono meno di 40 anni. Pensi, quando nel 2060 avrò finito di pagarla grazie al Reddito di Cittadinanza, la Lega di Salvini sarà a malapena a metà delle sue rate con lo Stato, a cui deve 49 milioni di euro: loro dovranno pagare ancora quasi quarant’anni di rate, io avrò finito e potrò anche rinunciare al Reddito».
Daniele Primavera