CARLI (NO) – Oltre cinquemila piccoli brachicefali da compagnia morti dall’inizio dell’anno soltanto nel tentativo di ricevere una carezza affettuosa o semplicemente per dedicare una scoreggia al proprio padrone seduto sul divano, sono questi i preoccupanti dati pubblicati dall’associazione a difesa dei piccoli molossoidi “Nessuno tocchi carlino”, una silente strage senza precedenti che si consuma quotidianamente tra le mura domestiche.
Secondo il rapporto snocciolato con mestizia da Peter J. Cocker, portavoce della Onlus , il 77% dei carlini decede per morte da impatto, quasi sempre in seguito a una caduta dal divano, il 13% per essere stati calpestati inavvertitamente, l’8.5% trafitti al cervello dal loro stesso canino, l’1% per infarto dopo aver visto il proprio riflesso e lo 0.5% precipitando da un albero in seguito a una scommessa fra amici ubriachi. Lo scopo di tale organizzazione è da sempre la salvaguardia del carlino da incidenti più o meno mortali che questo cane maldestro sembra subire più di altre razze, portando all’attenzione delle masse questi luttuosi dati appena citati . Grazie a donazioni provenienti da ogni parte del mondo la Onlus “Nessuno tocchi carlino” è stata in grado di finanziare un team di ingegneri per tentare di ridurre drasticamente le sventure del povero quadrupede.
Sebbene i difetti di fabbricazione siano evidenti fin dalla nascita della razza (basti pensare che originariamente il carlino aveva il muso di un cane lupo, che si è schiacciato di anno in anno a causa dei violenti colpi fino al raggiungimento dell’espressione rincoglionita per cui è famoso adesso) poco si era fatto fino ad ora per agevolarne la vita. Il team di ricerca, autoproclamatosi polemicamente “I resti del carlino”, ha dunque buttato giù diverse idee innovative, non senza incappare in qualche problema. Alcuni mesi fa, ad esempio, fu sperimentato un cuscino salvavita che si gonfiava in pochi decimi di secondo ai piedi del divano mentre il carlino stava precipitando, rinominato AirPug. Purtroppo, sebbene il dispositivo preservasse effettivamente i nostri amici a quattro zampe dalla caduta, il violento rinculo li spiaccicava sul soffitto provocandone una morte ancora più cruenta.
Dopo mesi di studi, finalmente, pare che “I resti del carlino” siano giunti all’invenzione definitiva: un paracadute ad apertura automatica a 15 cm dal pavimento. L’imbracatura, che il carlino dovrà indossare a vita, ha ridotto di oltre il 98% le morti dovute alla cialtronaggine del piccolo. Il progetto ha avuto così tanto successo che è in fase di realizzazione anche un deltaplano da scale per le abitazioni a più livelli, che sarà in grado di far planare il cane dal vostro sofà direttamente alla ciotola del cibo.
Insomma, il futuro dei nostri carlini pare non essere stato mai così roseo.
Andrea Bonechi e Vittorio Lattanzi