ROMA – Una rivoluzionaria ricerca condotta dall’Istituto di Scienze Motorie e Narcisistiche di Abbiatemassa ha sconvolto il mondo del bodybuilding con una scoperta che potrebbe cambiare per sempre i protocolli di allenamento. Lo studio illustra come gli anabolizzanti avrebbero effetto solo se il soggetto si ammira ripetutamente allo specchio dopo ogni serie di esercizi (cosa che viene fatta puntualmente).
Secondo il professor Donato Specchiato, capo del team di ricerca e appassionato di pasta e fagioli con la cotica, i risultati di un allenamento, in termini di ipertrofia muscolare, aumentano esponenzialmente se, al termine di ogni serie, l’atleta si concede cinque minuti di autoammirazione davanti a uno specchio ben illuminato.
La scoperta conferma ciò che molti personal trainer sospettavano da tempo: l’efficacia degli steroidi è direttamente proporzionale al narcisismo patologico dell’atleta. “In pratica – commenta Specchiato – l’ormone della crescita si attiva solo quando il cervello riceve la conferma visiva ‘Sei un armadio!’“.
Nelle palestre italiane è già scattata la corsa all’installazione di nuovi specchi. La Virgin di Milano ha ieri inaugurato la sala ‘Casa degli specchi con manubri’, e introdotto un corso in cui il trainer insegna il giusto equilibrio tra esercizi con i pesi e reel con lo smartphone.
Nel frattempo, il mercato nero ha già risposto: la Guardia di Finanza ha messo sotto sequestro una palestra di Napoli che esponeva specchi deformanti che facevano apparire i muscoli più grossi del 30%.
Il fenomeno ha un preoccupante risvolto negativo per il settore del fitness. Si registra infatti un calo di iscrizioni dovuto al contrattacco di un movimento di psicoterapeuti. “Purtroppo alcuni nostri clienti stanno cominciando ad accettarsi per quello che sono – lamenta il presidente Gino Colosso della Asso Albume – Il 20% degli iscritti hanno abbandonato la palestra dicendo frasi assurde come ‘mi va bene il calcetto del mercoledì’“. Alcuni centri fitness stanno correndo ai ripari offrendo una “terapia anti-terapia“, sedute in cui trainer specializzati demoliscono l’autostima riconquistata dai pazienti. “Dobbiamo salvare il settore – conclude Colosso – altrimenti finiremo tutti a fare yoga e meditazione“.
Mattia F. Pappalardo