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Tecnologia. Creato il primo robot donna che non ha voglia di farlo, proprio come vostra moglie

Silicon Valley (pochi chilometri fuori Frosinone) – È stata indetta per oggi una conferenza stampa da parte di un pool di scienziati molto famoso, tra i più intelligenti al mondo nonché tra i più visionari e pure tra i più propensi all’uso di funghi allucinogeni per colazione. Il gruppo, nel corso degli ultimi anni, ha ideato alcuni dei più grandi successi tecnologici che il mondo intero abbia mai potuto conoscere da quando l’uomo inventò il cavallo. Uno degli esempi più celebri è il cavatappi a ripetizione (utile per aprire più birre contemporaneamente quando c’è la finale di Champions in cui casualmente non sta giocando la Juve), il profilattico a scomparsa (lo metti e sparisce e non si sa che fine faccia, ma tu sei ugualmente protetto… forse) e la sedia girevole a moto perpetuo, utilizzata fin da subito da tutte le dittature mondiali nelle loro migliori sale delle torture.

Il gruppo di scienziati si è riunito per presentare, ai pochi giornalisti presenti per le disposizioni Anticovid ma anche perché fondamentalmente non gliene fregava una minchia a nessuno, nemmen a Focus, il nuovo ritrovato che farà urlare per lo scalpore tutti gli amanti della tecnologia, specie quelli con particolare interesse per la robotica: la prima donna robot al 100% simile a una vera moglie originale: “Sì, ma non è sessismo”, spiega subito Jim Musk, gemello sfigato e non riconosciuto di Elon, “con questa nostra invenzione compiamo un passo ultreriore verso un automa del tutto simile a noi, che la pensi come noi, che sia capace anche di capire quando è il momento di fare una cosa e quando è giunta l’ora di non mettere il segno 1 a Inter-Juventus, soprattutto con marcatore Vidal (che quello poi è capace che segna pure). Un automa che pensi come un essere umano e si comporti come un essere umano e che in barba alle tre leggi della robotica, che poi le ha inventate uno scrittore mica uno scienziato, possa decidere con un semplice ‘No’ di rovinare la giornata a una persona. Eccolo qui davanti a voi: il primo robot donna che potrebbe fare tutto, ma proprio tutto, perfino l’amore, ma che inventa le peggio scuse per non farlo, esattamente come vostra moglie”.

Un boato di negatività ha permeato l’intera sala, il fitto vociare dei giornalisti si è trasformato ben presto in un chiacchiericcio diffuso. I reporter presenti non hanno affatto visto di buon occhio l’invenzione di Musk e del suo team: “Aspettate! Capisco il vostro dolore e sento già le urla di disapprovazione di Michela Murgia. Ma vi ricordo che non è sessismo, anche se capisco che continuare a ripeterlo possa far pensare al contrario. Questa, scusate il termine, ‘creazione’ è un passo in più verso la perfezione che ci permetterà in futuro di avere automi in ogni città, che ci aiuteranno a fare ciò che noi gli chiediamo di fare ma solo se lo vorranno, un primo passo per una civiltà che riconoscerà non solo nei robot dei ‘frat fidat’, ma degli esseri che avranno pari diritti e dignità come tutti noi!” – spiega Musk ad una platea ancora in difficoltà – “E poi, per tutti i battutisti italiani, una moglie robot , sebbene non abbia voglia di farlo, è sempre meglio di una moglie vera. E sapete perché? Perché nessuno ha ancora inventato una suocera robot!
Alla battuta finale tutti i giornalisti si sono lasciati andare a una risata liberatoria, Musk è stato portato in trionfo dalla folla, qualcuno ha persino cercato di concupire la donna robot ricevendo un ‘No’ come risposta e constatando che è effettivamente molto simile alle loro mogli. Particolare che ha spinto molti dei presenti a chiamare casa in preda alla nostalgia.

“Un trionfo della tecnologia, della robotica e dell’umorismo di bassa lega”, ha affermato Musk mentre veniva collocato dalla folla adorante in un pilone di cemento liquido per erigere una statua in suo onore.

Davide Paolino

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