Torino – Sono giorni difficili per Nicolò Fagioli. Come se non bastasse essere un tesserato della società calcistica più odiata d’Italia, ora ad angosciare il centrocampista bianconero c’è l’inchiesta in corso sul giro di scommesse illegali che lo vede protagonista.
Il calciatore ha provato a fornire una giustificazione al suo comportamento tirando in ballo l’albero genealogico: “Tutti noi Fagioli abbiamo il gene del gioco. Il nostro cognome deriva dal fatto che i miei antenati furono i primi a utilizzare i fagioli per giocare a tombola. Ce l’ho dentro, non posso farci niente”. Giustificazione che non ha convinto gli inquirenti che, anzi, hanno aperto un fascicolo pure sugli antenati di Fagioli.
Ma è dall’analisi dello smartphone in mano agli investigatori che stanno emergendo ulteriori elementi che rischiano di aggravare la posizione del calciatore. Scavando tra le cartelle del telefono di Fagioli, infatti, la polizia ha trovato del materiale sconcertante:
– una versione illegale di Farmville in cui si può scommettere sul numero di cetrioli che cresceranno
– un gruppo WhatsApp con tutti i telespettatori de “Il Mercante in Fiera”, cioè 14 persone
– il video autentico dell’autopsia dell’alieno precipitato a Roswell nel 1947
– una playlist su Spotify con tutte le canzoni di Povia
– un video dell’interrogatorio di Aldo Moro nel covo delle Brigate Rosse.
Ma quello che rischia di mettere seriamente nei guai il centrocampista juventino è il video originale della giudice Apostolico che partecipa alla manifestazione contro le politiche migratorie del governo. Il video, secondo la polizia, è stato inequivocabilmente girato da Nicolò Fagioli perché si sente la voce del calciatore mentre si rivolge a qualcuno con la frase “Scommettiamo che se mando questo video a Salvini succede un casino?”
Eddie Settembrini