PALEOLITI (CO) – Un tragico episodio ha funesatato una giornata che sembrava tranquilla al Museo Paleontologico della Lombardia: una donna è rimasta uccisa dal crollo dello scheletro di un Tyrannosaurus rex.
Si tratta di Iva Primiti, impiegata 35enne di un comune comasco, che stava visitando il museo per soddisfare la sua passione per la preistoria, nata con la pratica della paleodieta, scoperta grazie ai suoi vip preferiti: Megan Fox, Jessica Biel e soprattutto Miley Cyrus sulla palla di demolizione. La Primiti infatti da qualche anno soffriva di tutti i tipici disturbi dell’età moderna: dolori osteo-articolari, insonnia, sindrome del tunnel carpale, acidità di stomaco, gonfiori, gomito del tennista e ginocchio della lavandaia e idiosincrasia allo specchio.
Alcuni mesi orsono si era imbattuta in una conferenza esplicativa sulla paleodieta che le aveva cambiato la vita: aveva iniziato a seguirla e da subito si era sentita rinascere. Eliminare i cibi industriali e i cereali e nutrirsi solo di ciò che i nostri antenati cacciatori-raccoglitori avevano a disposizione era un’esperienza esaltante e la faceva sentire piena di energia.
Dopo poche settimane del nuovo regime alimentare la lombo-sciatalgia che la tormentava da anni era sparita e sentiva sprizzare energia da tutti i pori. Aveva quindi proseguito il suo cammino verso il mondo degli abitanti delle caverne: dormiva per terra sdraiata sul pavimento, si lavava solo con acqua fredda e pietre grezze, si faceva malmenare con la clava dai suoi amanti e seguiva una dieta quasi crudista.
La sua evoluzione le aveva causato anche qualche piccolo incidente di percorso: camminava solo a piedi nudi, ma il primo giorno di barefooting aveva pestato un grande escremento fumante appena depositato da un labrador; cercava di nutrirsi solo di animali selvatici, ma un pomeriggio che aveva catturato un coniglio in un parco cittadino e lo stava addentando voracemente era stata arrestata perché si trattava dell’animale da compagnia di una povera bambina.
Il fatidico giorno che si era recata al Mueseo Paleontologico era scalza, vestita con pelli di animali e aveva un principio di barba incolta: molti l’avevano scambiata per una statua esposta lì e si erano spaventati a vederla muovere. La Primiti, infine giunta dinanzi al gigantesco scheletro di Tirannosaurus Rex meticolosamente ricostruito, non aveva resistito e per osservarlo meglio si era arrampicata sulla spina dorsale. Per un beffardo scherzo del destino, lo scheletro aveva ceduto facendola precipitare al suolo e gli affilatissimi denti del dinosauro le avevano reciso la giugulare.
Quando i custodi del museo erano accorsi per soccorrerla era già troppo tardi e la povera Primiti aveva a malapena fatto in tempo a esprimere il suo ultimo desiderio: essere seppellita in una grotta con pitture rupestri della Val Camonica dove da tempo sognava di trasferirsi.
Andrea Michielotto