Fol (LE) – In vista delle festività natalizie il governo ha annunciato una stretta sulle occasioni conviviali, stabilendo un numero massimo di partecipanti per i pranzi in famiglia, i trenini di Capodanno e le orge clandestine. Per vigilare sul rispetto delle norme, la Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha annunciato che saranno impiegati 70mila agenti: “In un primo momento erano 69mila, ma non volevamo dare adito a battutine ammiccanti e abbiamo fatto cifra tonda”.
La decisione del Viminale ha però suscitato la reazione allarmata di alcune rappresentanze sindacali della Polizia. Il maresciallo Nico Giraldi, portavoce del SUCA (Sindacato Unitario Celerini & Agenti) ha dichiarato che c’è un rischio concreto di assembramento proprio da parte degli agenti anti-assembramento e ha minacciato uno sciopero per i giorni più critici di dicembre, ritenendo inadeguata la risposta del governo: dispiegare altri 7mila agenti per impedire gli assembramenti dei 70mila agenti anti-assembramento.
Una delle critiche avanzate dal SUCA è relativa alla distribuzione degli agenti, basata sul presunto numero di persone che possono assembrarsi. Per i pranzi ad esempio verranno monitorati gli acquisti di cibo dei nuclei familiari, ma questo sistema non sembra infallibile. C’è già stato un falso allarme, dovuto a un approvvigionamento anomalo di alimenti per circa 400 presunti invitati: la segnalazione si riferiva però a Mario Adinolfi, che ha dimostrato che il cibo era per uso strettamente personale. Si tratta della seconda buona notizia nel giro di pochi giorni per il Presidente del Popolo della Famiglia: l’altro ieri infatti il TAR del Lazio ha annullato la multa che gli era stata comminata per l’inosservanza delle norme sugli spostamenti tra comuni dell’ultimo DPCM con questa motivazione: “Il sanzionato non entra tutto in un solo comune”.
Non sono previsti invece controlli nel domicilio di Attilio Fontana: il Presidente della regione Lombardia ha annunciato di comprendere chi non rispetterà le regole e lui stesso sta provando a trasgredirle, ma sembra che nessuno sia disposto a pranzare con lui. Il governatore sta cercando di convincere almeno il cognato, promettendogli in cambio del disturbo di acquistare 10 milioni di camici per la regione. Fontana formalizzerà a breve l’offerta, non appena avrà terminato di scrivere la sua letterina a Babbo Natale, con la quale chiede 600mila dosi di vaccino antinfluenzale per la Lombardia. Secondo gli esperti la probabilità di successo risulta oltre 10 volte più alta rispetto a incaricare dell’acquisto l’assessore Gallera.
Andrea Michielotto