Damasco – “Ma per chi mi hanno preso? Per un dittatore? Solo perché ho ereditato la carica di presidente direttamente da mio padre, per di più violando la legge che mi impediva di farlo prima dei 35 anni?!”. È davvero molto avvilito e deluso il leader della martoriata Siria, Bashar al-Assad, figlio di Hafiz al-Assad, detto la “volpe del deserto” e per tanto chiamato il “volpino della radura”.
Assad è al centro dell’astio internazionale per l’attacco effettuato a Douma, a est della capitale, quasi a un anno esatto da quello nella provincia siriana di Idlib, impiegando, ancora una volta, il famigerato Sarin, gas nervino che provoca convulsioni, bava alla bocca, difficoltà respiratorie e restringimento delle pupille.
“Trovano sempre qualcosa di cui accusarmi! Una volta di aver distrutto il mio Paese, poi di essere il conduttore che recita quegli orribili monologhi in apertura a Che tempo che fa e quest’anno avevano già incolpato me per un selfie scattato a tradimento col senatore Antonio Razzi! C’è solo Putin che mi difende! Vladimir è un vero amico, non ha mai secondi fini!”
Il presidente nega quindi categoricamente di aver utilizzato armi chimiche contro dei civili, tra cui molti bambini, colpevoli di vivere in una zona non ancora rientrata sotto il controllo delle forze governative: “Ho visto le loro biciclette grazie a un satellite.” – ci rivela Assad – “Su nessuna di esse c’erano adesivi che inneggiassero a me, per cui ho capito che mi volevano distruggere! Ma non ho dato mandato di usare armi chimiche. Guardate, questo è il prontuario bellico che mi ha fornito l’Onu, ci sono tutte le armi ammesse per attaccare dei civili inermi: bombe, missili, lanciafiamme, bazooka, carri armati, droni. Vedete per caso armi chimiche, qui? Non sono un mostro, conosco le regole!”
Quando però gli facciamo presente che sul suo secretaire si trova uno scontrino di una nota azienda chimica italiana, Assad tenta una difesa imbarazzata: “Aaah, quello, ma noo, è solo insetticida! Non avete idea di che zanzaroni infestino la Siria. Cazzo di italiani, per una volta che fanno uno scontrino di merda mi mettono subito nei casini… Comunque, tranquilli, non è altro che la ricevuta per una partita di DDT”.
Evitiamo di fargli notare che il DDT è fuorilegge dagli anni ’70, ci dispiacerebbe metterlo in ulteriore imbarazzo, in fondo è un uomo così sensibile. Pensate che prima di salutarci ci ha detto: “Comunque, visto che qualcuno ha usato del gas sui bambini, se qualcuno ha problemi agli occhi venga pure a trovarmi. A Londra studiavo oftalmologia e farò pagare loro un prezzo davvero speciale”.
Augusto Rasori