STONEHENGE (SCOZIA) – “Ci abbiamo messo anni e anni per decifrarlo, ma siamo finalmente giunti al momento tanto atteso dall’intera umanità: possiamo finalmente leggere un messaggio alieno”. A parlare è il celebre archeologo italiano Giuseppe La Gnocca, che ha annunciato il ritrovamento di quello che, a tutti gli effetti, sembra essere un messaggio extraterrestre. “Si tratta di un messaggio di speranza, pace, serenità; un messaggio di collaborazione interplanetaria. Ebbene sì, gli alieni esistono e vogliono metterci in guardia dal pericolo più grande che l’Universo abbia mai conosciuto – e no, non è Thanos e le sue gemme dell’infinito, è la Partita IVA!”, ha proseguito La Gnocca durante una conferenza stampa gremita di giornalisti opportunamente distanziati. Secondo lo studioso, il messaggio alieno risalirebbe a circa cinquemila anni fa, “più o meno quando Rita Pavone ha iniziato a cantare”.
“Ma la parte più straordinaria”, continua La Gnocca, “è considerare l’ipotesi che anche nei più remoti angoli dell’Universo ci sia questo essere abominevole conosciuto come ‘Partita IVA’: una sorta di maledizione che costringe tutti quelli che la aprono a sottostare a una serie di regole e regolette che portano sempre e inevitabilmente a una sola cosa: pagare. Pagare tasse. Pagare contributi. Pagare il commercialista, che è un tizio che paghiamo per dirci quanto dobbiamo pagare. Pagare per i permessi, pagare per le concessioni, pagare per i servizi, pagare le utenze, pagare per le consulenze, pagare per eventuali avvocati quando ci siamo dimenticati di pagare qualcosa. E tutto questo per una cosa che abbiamo deciso di aprire volontariamente, senza che nessuno ci puntasse, che so, una pistola alla testa, o ci costringesse ad ascoltare un feat di Gué Pequeno. Inaudito”.
Ma nessuno sarebbe arrivato alla scoperta di questo messaggio se non fosse stato per un povero ragazzo, Domenico Zerozero, malato di Partita Iva da oltre tre anni, e purtroppo molto esperto dei dolori derivanti da quella scelta fatale. “Ho un carrettino per la vendita di bevande, dolciumi, panini, hot dog, bibite fresche, opere murarie, pistacchi, semi di zucca, lupini, capitelli romani, noccioline e castagne, e sono passato da queste parti perché, sinceramente, stavo per andare a un concerto di Jo Donatello a Somma Vesuviana ma credo di aver sbagliato lo svincolo dopo Pomigliano D’Arco e sono arrivato qui a Stonehenge – racconta Zerozero – Devo dire che mi era venuto un piccolo dubbio quando ho notato che il cielo si faceva sempre più nero e il caldo tipico del sud a luglio si era trasformato in questa pioggia del cazzo perenne. Ma soprattutto era sospetta l’eccessiva mancanza di cuozzi napoletani sulle strade”.
“Comunque”, continua Domenico senza smettere di farcire panini per i giornalisti presenti, “ho visto il dottor La Gnocca, che conoscevo di fama (era campione di “due di picche” al liceo dove sono stato anche io) lambiccarsi per trovare una soluzione a quella iscrizione. Mi aveva detto che stava lì da anni a cercare di decifrarla… quando ho avuto il colpo di genio. Sapete, tra possessori di Partita IVA ci si capisce al volo: quella scritta era un chiaro avviso nei confronti di chi ha fatto questa scelta di vita. Una scelta che poi, diciamocelo, ha anche dei lati positivi che nessuno dice, tipo quando ti togli la Partita IVA. Credo sarà il giorno più bello della mia vita, ben migliore di quello della nascita dei miei figli”.
E la grande scoperta ha avuto risonanza interplanetaria. Nella sala adibita alla conferenza stampa, a un certo punto è arrivato un altro messaggio alieno che potrebbe cambiare per sempre la vita non solo del nostro Pianeta, ma dell’intero Universo: “Un altro consiglio, amici terrestri. Ma che cazzo li pagate a fare i contributi se non avrete mai una pensione degna di questo nome?”.
Il dottor La Gnocca e i suoi collaboratori sono già a lavoro per interpretare il senso di questa frase mentre, in un angolo, il povero Domenico Zerozero ha iniziato a piangere senza un motivo. Chissà perché.
Davide Paolino