Studio Aperto (MI) – Non tira una bella aria negli uffici dello Studio 15 a Cologno Monzese. Con la fine dell’estate e il costante calo di ascolti, in vista della nuova stagione la redazione si domanda come uscire da questa impasse. Ormai su internet si possono reperire video drammatici di ogni genere senza nessun filtro, come quelli che mostrano bambini affamati e disidratati seduti sul bordo di crateri causati da bombe intelligenti in territori di guerra, Trump mancato da un cecchino o Fedez che canta senza autotune, e il pubblico del TG di Italia 1 non si fa più impressionare dalle notizie sul caldo estremo, oltre ad essere ormai anche poco reattivo verso i consigli una volta ritenuti importanti, come il bere tanta acqua o il non uscire di casa nelle ore più calde.
Seppur la paura continui a essere il miglior metodo di controllo e si continui a vendere benissimo, anche più delle droghe illegali, nello Studio 15 si è fatta sempre più strada la convinzione che serva qualcosa di nuovo per tornare a spaventare il pubblico in modo da mantenere alta la sua soglia di manipolazione. Questa convinzione ha portato uno degli autori del TG a riciclare una vecchia idea che in passato aveva funzionato benissimo facendo risparmiare molti soldi alla redazione. Anni fa infatti, per risparmiare soldi sugli inviati, fu creato un ibrido fra un inviato e un ombrellone da spiaggia: l’ombrelluomo. L’ombrelluomo è formato da una parte inferiore di ombrellone e dal busto di un inviato e viene piantato sulla spiaggia di Mondello verso la fine di marzo per poter mandare in onda tutti i giorni i servizi sugli abitanti di Palermo che vanno a fare il bagno già in primavera, senza dover sostenere le spese di vitto e alloggio dell’inviato per circa otto mesi, cioè nella finestra di tempo che va da marzo a ottobre. Approfittando della famosa ospitalità dei palermitani, infatti il giornalista di Studio Aperto, ormai conosciuto da tutti, per il periodo di permanenza così lungo, viene sfamato dai bagnanti con arancinə, insalate di mare e calippi al gusto mèusa tipici della Trinacria occidentale, azzerando di fatto le spese di mantenimento del giornalista.
Ecco quindi la grande idea della redazione, che ha pensato di unire i fattori di due fra le principali notizie che hanno mantenuto in piedi Studio Aperto negli ultimi anni: i pitbull e i ragni violino. È stato quindi richiesto il finanziamento per un nuovo progetto volto a creare un pitbull-violino, un caneragno in grado di uccidere violentemente, non solo attraverso le mascelle più potenti del mondo canino, ma anche con il veleno di uno dei ragni più pericolosi, rendendo possibili aggressioni mortali a persone di ogni taglia, non come quelle di oggi dove il pitbull (che fondamentalmente come anche il suo nome indica, resta un bullo) azzanna prevalentemente bambini indifesi.
Leggendo la mail che illustra il progetto, inviata a Piersilvio Berlusconi dalla redazione di Studio Aperto, di cui abbiamo potuto leggere il contenuto grazie a una nostra talpa in Mediaset di cui possiamo darvi solo le iniziali (MRB), si può intuire la grande fiducia che questa futura fusione sta infondendo in tutta la redazione. Ne riportiamo uno stralcio: “Con un essere simile saremo a posto con i servizi per almeno altri tre anni. Un animale come questo colpirebbe per tutti e 12 i mesi, e non solo nei mesi estivi come fa il ragno violino. Si creerà uno scompiglio perenne che ci permetterà di continuare a dare notizie di nessun rilievo, così come abbiamo fatto fino ad oggi, spaventando e manipolando l’opinione pubblica col nulla“. Sappiamo che la risposta di Piersilvio è stata positiva. I finanziamenti sono già stati approvati, non ci resta che aspettare per vedere all’opera il pitbull-violino.
Fabio Corigliano