Londra (Inghilterra) – “Vi avevamo avvisato”, è il commento senza possibilità di replica dell’addetto Ryanair che stamattina si è trovato costretto a imbustare un bambino di sei anni per consentirgli di salire sul volo Londra-Napoli delle 11.05. Volo che sarebbe poi arrivato a destinazione alle 18.05 per piccoli problemi non preventivabili, come overbooking, mancanza delle ruote del carrello e scalo veloce a Palermo perché la moglie del pilota, incinta, aveva una voglia matta di cannoli.
Il padre del bambino, che da ora in poi chiameremo “bagaglio”, ha provato a obiettare a questa malsana voglia degli addetti alla sicurezza nell’imbustare cose e persone, ma da parte di Ryanair non c’è stata possibilità di replica: “Avevamo già accettato il bagaglio di 1,4 centimetri più lungo del consentito. E poi avevamo persino permesso di far viaggiare l’altro bambino (di cinque mesi) nelle apposite cappelliere invece che nell’intersezione del sedile antistante il passeggero. Ma quello di sei anni no: non solo è più grosso di 40x20x25cm, ma supera pure i 100 ml di sangue in corpo. Non avevamo altra scelta che imbustarlo e metterlo in stiva”.
Un viaggio decisamente atipico per il piccolo Gennarino Bello – questo il nome del bagaglio – che in tutta la vicenda ha anche trovato un lato positivo: “Nella stiva mi sono divertito tantissimo. È lì che ingabbiano tutti quelli che trovano un gratta e vinci effettivamente vincente sui voli Ryanair. Sono una comunità simpatica: si nutrono di animali che viaggiano con loro. Io ci ho messo un po’ per convincerli che non sono uno Spinone Italiano”.
“Tutto è bene ciò che finisce bene”, afferma il padre del bagaglio, che stranamente ringrazia la compagnia aerea: “Un figlio in stiva e uno nella cappelliera… è stato decisamente il viaggio più bello della mia vita”.
Davide Paolino