Ava (RO) – “Volevo solo evitare di comprare un’altra macchina prezzatrice, a quella che avevo da 20 anni si era guastato il numero 9, non pensavo sarebbe finita così”, ha dichiarato Gino Bracciacorte, proprietario della catena Carrefurb di Genova. La sua iniziativa era stata quasi rivoluzionaria: arrotondare tutti i prezzi del supermercato alla cifra intera. Non più articoli a 0,99 o addirittura a 99,99, ma belle cifre tonde facili da calcolare.
Il primo giorno i clienti che si sono recati a fare la spesa sono rimasti esterrefatti e hanno iniziato a guardare in modo scettico i prezzi dei prodotti.
“Ma siamo pazzi? Pomodori a 3 euro? Se li può tenere!” ha dichiarato la massaia di origini greche Agnese Nonsenepuopiu, che ha aggiunto “da domani vado alla Coop che li mette a 2.99!”.
Il signor Bracciacorte non poteva aspettarselo: “Sono 10 giorni che non incasso più un euro e ho dovuto chiudere per fallimento! Ho messo i pomodori a 2 euro e 50 ma la gente continua a preferire quelli a 2.99!”.
Le associazioni consumatori sono in rivolta: “No a questi aumenti inauditi!”, ha dichiarato Franco Orabasta, presidente del consorzio Sentinelle di consumatori Forconi, che minaccia di scendere in piazza ma solo se riesce a trovare un autobus che costi meno di 1.49 euro a biglietto.
Adesso il povero Bracciacorte ha chiesto consiglio su come riconquistare il mercato all’ex ministro (quasi premio Nobel) Renato Brunetta, il quale gli ha prontamente risposto: “Il trucco è semplice: modifica tutti i prezzi a 98 centesimi e vedrai che i clienti torneranno.”
Giuseppe Coppola