Luogo Segreto (FI) – Prosegue la caccia a Banksy, l’artista misterioso noto a livello mondiale per le sue straordinarie incursioni.
Dietro Banksy potrebbe infatti celarsi niente di meno che Giovanni Muciaccia, conduttore di vari programmi per ragazzi, divenuto celebre negli anni 90 con il programma “Art attack”. La CIA ha infatti confrontato le opere dell’artista con i famosi “attacchi d’arte” del popolare conduttore italiano, rilevando numerose coincidenze. Muciaccia sarebbe stato avvistato in almeno sette occasioni nelle immediate vicinanze di opere di Banksy subito dopo la loro apparizione.
Ma gli indizi non si fermano qui. Pochi sanno che Muciaccia nasce come promettente graffitaro nel foggiano, prima di essere notato da Mickey Mouse in persona per approdare negli studi di Disney Channel. Il conduttore, inoltre non ha mai fatto mistero di aver conosciuto e stretto amicizia con l’artista. Qualcosa di più di un’amicizia, secondo Giovanni che solo pochi mesi fa, raccontava: “Mi sono sempre ispirato a lui nei lavoretti proposti in tv… spesso provo una vera e propria ‘identificazione’, soprattutto nelle creazioni con il Das o con il Pongo”
L’Analisi – Gli uomini della CIA hanno utilizzato una tecnologia di localizzazione geografica, che ha permesso di trovare una serie di corrispondenze fra i luoghi dove sono apparse le opere attribuite al ‘writer’ e una serie di indirizzi associati a Muciaccia.
Si è partiti dall’analisi di oltre 140 luoghi in cui il graffitaro ha lasciato le sue opere. Gli studiosi hanno dunque creato una mappa con i cosiddetti “punti caldi”, cioè i luoghi in cui Banksy si muove di frequente. Paragonando i dati ottenuti da questo “profilo geografico” con le informazioni pubbliche disponibili, hanno rilevato diverse compatibilità con gli spostamenti di Muciaccia.
I risultati – A tradire il conduttore, una serie di spostamenti “inconsueti”. Dai dati raccolti, pare infatti che Banksy si recasse ripetutamente in un pub dove per ordinare, ogni volta friselle, caciocavallo e lampascioni (le pietanze preferite dal conduttore), nonché al parco di Baggio per incontrare lo spaccino (“Fffatto?”) e all’Essenlunga di Lambrate, località abitualmente frequentate da Muciaccia. Ma l’indizio “principe” dell’intera ricerca, risiede in un’analisi della vernice usata dall’artista, nella quale sono state rinvenute consistenti tracce di colla vinilica.
Luca Bellini