Dopo il fallimento dei negoziati di pace, l’unica possibilità di vedere conclusa la guerra in Ucraina è sperare nell’intervento di una figura autorevole, onnipotente, divina. E se proprio Draghi non può, allora non resta che rivolgersi al Padreterno.
Il Patriarca Kirill ha dichiarato che Dio è dalla parte dell’esercito russo. Papa Francesco, pochi giorni fa, ha detto che Dio piange per le vittime della guerra in Ucraina. “Quindi, visto che stiamo parlando dello stesso Dio, è arrivato il momento per lui di prendere una posizione precisa”, ha dichiarato il Segretario Generale dell’ONU Guterres, che poi ha aggiunto: “Dio deve farci capire chiaramente se sta dalla parte della Russia o dell’Ucraina, non può essere equidistante come un Toni Capuozzo qualsiasi”.
Da qui la proposta, accettata da entrambe le parti, di un duello a colpi di preghiere e incantesimi tra Papa Francesco (che per l’occasione indosserà sotto la tunica una t-shirt come quella di Zelensky) e il patriarca Kirill (che per l’occasione avviterà sul copricapo un crocifisso con i colori della Russia). Il vincitore del duello, ovviamente, decreterà il vincitore della guerra.
In un primo momento l’incontro era previsto con la formula “andata e ritorno” e punteggio doppio per ogni preghiera esaudita in trasferta, ma poi, per non interferire con il calendario della Champion’s League, si è optato per uno scontro secco in campo neutro, ovvero su un ring allestito a Budapest.
Ci sono novità sullo svolgimento del duello: mentre il repertorio di preghiere e invocazioni di Papa Francesco è top secret, Anonymous ha hackerato il tablet del patriarca Kirill, svelando così la “scaletta” del religioso ortodosso che a quanto pare, ormai inebriato dalla propaganda del Cremlino, ha in programma delle preghiere tutt’altro che rassicuranti:
- Un Padre Nostro rivisitato che termina con “…e liberaci dalla Nato, amen”;
- Una richiesta a Gesù di non far affondare gli incrociatori della marina russa – o in alternativa di insegnare ai marinai a camminare sull’acqua – e di moltiplicare i missili da lanciare su Mariupol, visto che questi stanno quasi finendo, mentre ci sono ancora dei civili vivi;
- Una richiesta a Dio di inviare un’invasione di cavallette a Washington.
Come bis è prevista una “preghiera speciale per il Vaticano” che sta allarmando non poco l’entourage di Papa Bergoglio, che a quel punto però sarebbe autorizzato a usare il suo famoso pugno, quello che è lecito usare se ti offendono la mamma, insomma quella pratica francescana che è piaciuta tanto a Will Smith.
Nel frattempo si sono delineate le alleanze con le altre confessioni religiose, che potranno partecipare allo scontro con delle preghiere a distanza. Dalla parte della Chiesa Cattolica si schierano la Chiesa Valdese, i Mormoni, i Battisti e gli Anglicani. Dalla parte della Chiesa Ortodossa Russa invece troviamo l’Islam, la Chiesa Evangelica Pentecostale, Scientology, il Movimento Raeliano e i rappresentanti della Folletto. Neutrali i Buddisti e i Rastafariani.
Tutto pronto quindi per lo scontro decisivo. Prima di partire per Budapest, Bergoglio ha ricevuto una telefonata da Mario Draghi che, dopo avergli augurato buona fortuna per la gara, gli ha chiesto di inserire tra le preghiere anche una richiesta di miracolo: “Niente di complicato – ha precisato Draghi – ma ci farebbe una enorme cortesia se potesse chiedere a Gesù un suo grande classico, però leggermente rivisitato: ecco, si tratterebbe di trasformare l’acqua in gas. Saremmo davvero tutti molto grati al Cristo se potesse farlo prima dell’estate, così mentre aspettiamo la pace ci possiamo godere il condizionatore a palla”.
Eddie Settembrini