BARBAPALLE (CE) – È ancora sotto shock la piccola cittadina di Barbapalle, nel casertano, che stamattina ha visto l’arresto di uno stimato professionista locale. Le manette sono scattate ai polsi del dottor Angelo “Cicatrene P” Percuoco, chirurgo di quarant’anni con cinquant’anni di esperienza che per le sue capacità era diventato famoso fino a Sessa Aurunca.
Il dottor Percuoco era infatti in grado di eseguire interventi a cuore aperto senza dolore post-operatorio, resezioni epatiche senza anestesia e liposuzioni senza ricevuta fiscale. “Non mi sarei mai aspettato una cosa del genere – ha commentato uno dei suoi pazienti – sono senza parole. Nel senso che sono stato operato al cervello dal dottor Percuoco tre mesi fa e ora ho difficoltà a ricordarmi le parole”.
Il dottore operava in 10 minuti, anche se doveva fare un quadruplo bypass coronarico con trapianto di fegato e tallone, e le cicatrizzazioni erano istantanee e senza alcuna complicazione (da qui il suo soprannome di “Cicatrene P”). “La sua era l’unica sala operatoria in Italia con la porta girevole” ricorda uno dei pazienti dimessi in tempi record.
Un mese fa, il medico ha eseguito un intervento di mastoplastica additiva su una ragazza, Concettina F., che per ovvie ragioni preferisce restare anonima. C. Fuzzi ha 23 anni, fisico statuario, e lavora come escort, ma nel tempo libero fa la prostituta.
“La mia misura di seno è sempre stata la terza, sin da quando sono nata. Ma con una quinta abbondante avrei avuto notevoli vantaggi: avrei potuto chiedere più soldi ai miei clienti e li avrei distratti dall’ano, è per questo che mi sono rivolta al dottor Cicatrene P.”.
Al termine dell’operazione, la ragazza è stata mandata a casa, senza fasciature, senza alcun dolore e senza tettone. “La cretina… scusate, volevo dire la ragazza, non si è accorta che le erano solo state tatuate cicatrici intorno ai capezzoli: il seno era rimasto esattamente identico. Una delle cicatrici, anzi, non era nemmeno tatuata, era solo disegnata con l’Uniposca” ha dichiarato il maresciallo D’Antuono. D’Antuono ha raccolto la denuncia a domicilio, recandosi a casa della ragazza ogni mercoledì e venerdì tra le 17 e le 23.30, no perditempo.
La tecnica del Percuoco era astuta: tatuava cicatrici compatibili con quelle di un normale intervento e nessuno si accorgeva di nulla, fino a quando non si è tradito. “Ora stiamo indagando sulla sua laurea, ma sembra che non sia nemmeno laureato in Medicina. Anzi, dopo una perquisizione in casa sua abbiamo trovato un certificato in cui c’è scritto ‘non è laureato in Medicina’. Abbiamo trovato anche un Master in Tatuaggio artistico e la collezione completa delle puntate di Clio Make Up” ha concluso il maresciallo.
E il dottor Percuoco? Arrestato, ha rilasciato solo la seguente dichiarazione: “Al posto delle manette, posso tatuarmi due cerchi sui polsi?” prima di essere pestato a sangue dagli agenti.
Stefano Pisani
(Grazie a Eddie Settembrini per la collaborazione)