Lerici (SP) – Si avvicina il mese di agosto e il predominio delle code autostradali della rinomata Salerno-Reggio Calabria quest’anno vede la concorrenza agguerrita delle autostrade liguri. Per consentire uno svago alla numerosa popolazione anziana presente in regione, infatti, l’autostrada è stata invasa di cantieri che hanno provocato un aumento esponenziale del traffico, delle code, e dei venditori di cocco direttamente sulle arterie autostradali.
Invece delle abituali due corsie, ora gli automobilisti possono utilizzare solo la corsia di emergenza, ma devono prima munirsi di fazzoletto bianco da sventolare fuori al finestrino, simulando un attacco improvviso di coronavirus.
Ma non ci sono solo cattive notizie, infatti uno degli automobilisti in coda al casello, il sig. Misorott Ilbelin, vede anche aspetti positivi nell’emergenza: “Avevo prenotato un albergo a Sanremo due giorni fa, ma grazie al traffico ho risparmiato ed ho dormito in auto“. Gli fanno eco altri malcapitati in coda: “Siamo in Liguria e poteva pure andarci peggio: poteva caderci un ponte in testa“.
Ci sono poi i viaggiatori che hanno deciso di lasciare le auto nei parcheggi dell’autogrill e prendere il treno: grazie al binario unico, però, nessuno di loro è ancora giunto a destinazione.
Il governatore Toti ha annunciato di aver trovato una soluzione per rendere più veloci i collegamenti: “Ho chiesto di portare la TAV anche qui; i progettisti mi hanno assicurato che così i treni arriveranno venti minuti prima e che non bisognerà fare grandi opere: basterà radere al suolo Savona e non sarebbe una grande perdita visto che in quella città nessuno mi vota, e poi il savonese non lo capisce nessuno“.
Come al solito, però, stanno già sorgendo i primi comitati NO-TAV, che si oppongono alla modernità e preferiscono il binario unico. Lo scrittore Erri De Luca, ad esempio, ha chiesto la cittadinanza savonese ed è stato subito rinviato a giudizio per procurato allarme. Per il processo si prevedono tempi lungi, in quanto il Giudice incaricato si trova fermo al casello di Genova Nervi.
Walter Formica