Telefonata con Putin di due ore, Trump annuncia risultati concreti: “È stata addebitata a Zelenksy”

Photo Credits: GrokAi

WASHINGTON – La lunga telefonata di oltre due ore tra Trump e Putin ha sortito immediati effetti concreti: la Russia si è impegnata a sospendere per 30 giorni il bombardamento di centri energetici e altre cose. Grazie ai Servizi Segreti di Lercio, siamo riusciti a intercettare parzialmente la conversazione telefonica (poi il servizio ci ha chiesto di passare all’abbonamento plus per continuare e abbiamo chiuso tutto).
Ecco l’estratto trascritto:

TRUMP: mmm ci sei? Che cos’hai addosso? mmm fatti sentire mentre ti…

PUTIN: Pronto? Ma chi è? Ha sbagliato numero.

TRUMP: Tiffany? Ma che cazzo ti è successo alla voce? Guarda che domenica la tua scuola gioca contro i Riverside Panthers, sei la capitana delle cheerleader

PUTIN: (mette la mano sulla cornetta) C’è uno qui al telefono che parla a vanvera. Dev’essere Trump.
DONALD, AMICO MIO, SONO VLADIMIR!

TRUMP: Oh scusa amico mio! Pensavo che mi avessero passato… Vabbè niente, lo rimetto nelle mutande. Allora, che mi dici di bello? Come stai? Si bombarda?

PUTIN: Come sempre. Allora, parliamo della tregua? Prendi carta e penna, ti do la lista degli ordini da eseguire.

TRUMP: Aspetta, io avevo quelle piccole richieste di cui ti accennai… non so se ti ricordi… mi sento un po’ a disagio a chiederti qualcosa ma…. oh ma sai che ti ho visto in un servizio tv ieri e sei veramente in forma??? Hai perso qualche chilo?

PUTIN: Non farmi perdere tempo, oggi devo fare tre riunioni, abbattere la resistenza in Kursk e ordinare due avvelenamenti. Tutto prima di cena.

TRUMP: No, è che sei così un bell’uomo… allora, Zelensky dice che vorrebbe…

PUTIN: Chi?

TRUMP: (farfugliando) …. elensky…

PUTIN: Chi è il tuo capo, io o lui?

TRUMP: Tu Vladimir, lo sai.

PUTIN: Non ho sentito bene. CHI È IL TUO CAPO.

TRUMP: TU, VLADIMIR.

PUTIN: Ora va meglio.

TRUMP: Tu e Elon, naturalmente…

PUTIN: Questo poi lo sistemiamo. Allora, per la cosa dell’Ucraina, queste sono le condizioni. (Putin detta) hai scritto tutto?

TRUMP: Sì.

PUTIN: Rileggi.

TRUMP: (Trump rilegge)

PUTIN: Cretino, ho detto “centrali energetiche” non VENTRALI, ma poi che cazzo significa “ventrali energetiche”??

TRUMP: Scusa.

PUTIN: Sei una continua delusione. Abbiamo finito.

TRUMP: Sì, se non c’è altro… Ti posso mandare un caffè, un dolcino, un amaro…

PUTIN: No, sono a posto così.

TRUMP: So che sei impegnato ma… sono passati solo 20 minuti, … che figura ci faccio col mondo? Possiamo stare un altro po’ al telefono?

PUTIN: Tu resta al telefono, io vado.

TRUMP: Ma che figura ci faccio coi tuoi? Dai, sii buono, io ti ho fatto quella cosa con Zelensky, l’ho trattato una merda quando è venuto qui… Fammi un favorino anche tu, resta ancora un po’… e poi considera che la chiamata l’ho addebitata a Zelensky! Bel colpo eh?

PUTIN: (silenzio)

TRUMP: Vladimir, sei ancora lì amico mio?

PUTIN: D’accordo. Facciamo così: io sto qui con la cornetta appoggiata sulla spalla e annuisco a casaccio. Intanto gioco a Candy Crush Saga. Tu fingi di parlare con qualcuno. Tra due ore e mezza ci salutiamo.

TRUMP: D’accordo. Oh, mentre parlo da solo, posso alzare la voce ogni tanto? Tanto è per finta, per far vedere che ho polso, sai com’è, penso che non ci sono prob…

PUTIN: No.

Stefano Pisani

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