Satani (C0) – Epilogo a sorpresa per una delle edizioni più movimentate dei Campionati Italiani di Risiko, svoltisi nel ridente borgo di Satani, nella provincia comasca: si è laureato campione il giovane Emilio Rosi, nel tentativo rocambolesco di sfuggire a un esorcismo.
Il ragazzo, che frequenta il Liceo Classico, fino a pochi mesi fa era uno studente modello, ma avvertiva una sorta di vuoto esistenziale (“Non vedo una figa neanche col binocolo”) che lo aveva spinto verso un gruppo di satanisti. Emilio aveva sentito vagheggiare di rituali orgiastici, ma alla prima messa nera a cui aveva partecipato c’erano solo maschi. Per di più, gli avevano chiesto un gallo da sgozzare come rito di iniziazione: il giovane si era presentato con un busto di Gran Gallo Coop acquistato con lo sconto del 30% grazie alla carta soci della madre, nonostante ciò gli Adoratori del Demonio avevano deciso di accettarlo comunque tra le loro fila.
Durante la cerimonia di affiliazione, comunque, qualcosa è andato storto per il povero Emilio: prima ha iniziato a parlare al contrario, poi a comprendere lingue sconosciute, riuscendo a decifrare un discorso del Senatore Antonio Razzi ascoltato in TV, infine ha cominciato a emanare una scia di zolfo al suo passaggio. I genitori, fedeli devoti, hanno subito capito che il Demonio si era impossessato di lui e si sono rivolti prontamente al parroco Padre Maurizio per tentare di salvarlo.
Il prete si è presentato a casa Rosi con tutto l’armamentario da esorcista: un libro antico contenente il potente “Exorcismus in Satanam et angelos apostaticos”, una grossa croce di legno, acqua benedetta, incenso e mirra (“Questa non era prevista, ma volevo usarla almeno una volta nella vita”). Alla vista del parroco, Emilio è fuggito in strada e si è rifugiato nel locale palazzetto dello sport, dove era in corso di svolgimento il Campionato Italiano di Risiko. I giudici stavano annunciando i concorrenti: una partecipante, Giuditta Modello, iscritta per quarta, non si era presentata per un’influenza.
Padre Maurizio è entrato proprio quando la stavano chiamando – “Giuditta Modello, numero quattro!” – ed Emilio, per sfuggire all’esorcismo, è scattato in piedi e ha preso il posto vacante al tavolo del torneo. Subito assicuratosi le armate rosse, al suo primo turno di attacco ha brandito i dadi rossi, che hanno formato 666, il numero della Bestia. Con ghigno beffardo, l’indemoniato ha continuato a giocare, inanellando una sequenza infinita di 666 tra sbuffi sulfurei e stupore del pubblico. Le armate rosse hanno sgominato tutte le altre e conquistato il mondo, facendo diventare Emilio campione italiano di Risiko.
Al termine del torneo, Padre Maurizio ha provato a compiere l’esorcismo, ma è stato bloccato dalla madre: “All’inizio avere un figlio indemoniato mi spaventava, ma devo ammettere che ha ottenuto più risultati così che nel resto della vita da bravo ragazzo. Meglio un vincente posseduto da Satana che un perdente sulla retta via. E ora andiamo a conquistare i Campionati Mondiali! Forza Emilio! Vai col 666!”.
Andrea Michielotto