GIZA – Una sensazionale scoperta ha visto protagonisti Roberto Giacobbo e la sua troupe, in Egitto per le riprese di uno speciale di Voyager dal titolo: “Il Dio Coccodrillo, si nutriva di uomini?”. Il vice direttore di Rai 2 stava blaterando su Cheope davanti alla telecamera, quando il suo sguardo è stato attirato da una grossa pietra dalla forma vagamente circolare. Precipitandosi a portare il primo saluto terrestre al visitatore alieno, Giacobbo è inciampato, rovinando sull’operatore. Raccolta la telecamera e tornati in sala montaggio, si sono accorti delle straordinarie riprese: le immagini registrate immortalavano una piramide rovesciata con il vertice saldamente in equilibrio sulla solida aria, invisibile a occhio nudo per chissà quale mistero.
“Si tratta della più importante scoperta archeologia dopo i resti della centrale nucleare babilonese”, afferma raggiante Giacobbo, mostrando altre foto al contrario. Poi aggiunge: “Ci vorranno anni per risolvere tutti gli enigmi celati in questa meraviglia. A quanti milioni di anni risale? Gli alieni che la costruirono avevano 6 o 8 braccia? E soprattutto, perché quel cammello vola a testa in giù?”.
Gianni Zoccheddu