Trump annuncia le prossime annessioni: “Voglio Atlantide, Narnia e Macondo”

Photo Credits: Gage Skidmore

Mar-a-La (GO, DONALD GO, come urla Salvini) – Lo aspettavano tutti come il grande pacificatore e le sue prime dichiarazioni hanno confermato quello che molti già sapevano: nel mondo si sparano davvero troppe stronzate.
Sì, perché Donald Trump non si è ancora insediato alla Casa Bianca che già ha anticipato le sue prime mosse sullo scenario internazionale: impossessarsi del canale di Panama, non escludendo il ricorso alla forza militare, imporre dazi al Canada, a meno che non decida di diventare il 51° Stato degli Stati Uniti (ma prima dovrebbe adeguare il suo tasso di omicidi a quello dell’ingombrante vicino), cambiare il nome del Golfo del Messico in Golfo d’America e, infine, acquisire il controllo della Groenlandia minacciando dazi pure alla Danimarca (di cui la Groenlandia è parte): “Lo faccio solo per proteggere i pinguini“, ha dichiarato il tycoon.

Ma è in preparazione un vero e proprio elenco di nazioni su cui il prossimo POTUS intende mettere le mani, molte delle quali dietro consiglio del suo Spin Doctor, Elon Musk: “Al momento abbiamo già preso possesso delle nazioni di Amazon e Meta. Il Calisota era nostro da mo’. Da quando Donnie ha scoperto che esistono delle nazioni anche fuori degli USA gli è venuta la smania di collezionarli. A me basta che non metta gli occhi su Marte. Quello è solo mio!“.

È lo stesso Trump a indicarci i futuri obiettivi di conquista della sua amministrazione: “Innanzitutto Atlantide, i miei tecnici mi hanno assicurato che è la nazione ideale per praticare il fracking. Inoltre sono anni che cerco di scoparmi una che vive negli abissi, lei sì che sa tenere la bocca chiusa, a differenza di quella chiacchierona di Stomy Daniels. Poi voglio Narnia perché in Umbria si mangia bene, e infine punteremo su Macondo, ho guardato Cent’anni di solitudine su Netflix e ho visto che mancano i centri commerciali. Ho proprio voglia di esportare un po’ di civiltà“.

Il prossimo presidente USA non risparmia però un’ultima frecciata al suo predecessore Joe Biden: “Quell’imbroglione voleva farmi credere di essere il presidente di stati che nemmeno esistono, tipo il Delaware o il New Hampshire. Un po’ come se la mia amica Giorgia sostenesse di essere presidente del Consiglio pure in Molise!

Augusto Rasori





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