MOSCA – Gesto di distensione da parte del presidente russo Vladimir Putin nei confronti di Alexander Dugin, il filosofo e ideologo di estrema destra che, dopo anni di assoluta devozione al capo del Cremlino, aveva qualche giorno fa postato un tweet in cui lo incolpava della disfatta a Kerson e ne invocava la fine politca e non solo. Dopo la cancellazione del tweet e la ritrattazione delle accuse, Putin ha deciso di perdonare il filosofo, probabilmente spinto anche dalla necessità di rinverdire la sua immagine di filantropo illuminato che in questi ultimi tempi risultava un po’ appannata per motivi tuttora misteriosi.
Sta di fatto che ieri il presidente ha voluto incontrare Dugin per rassicurarlo sulla rinnovata amicizia, e dopo avergli inviato una camionetta blindata di rappresentanza alle 3 di notte, lo ha ospitato in una delle sue più lussuose stanze di tortura, dove i due si sono intrattenuti in una amabile conversazione, tra un waterboarding e l’altro.
Poco prima del commiato il leader russo ha fatto dono all’ideologo di un bellissimo appartamento, al ventesimo piano di un esclusivo palazzo nel centro di Mosca. L’alloggio è molto luminoso – con ampie finestre che regalano una vista dall’alto mozzafiato – e dotato di ogni comfort: microspie di ultima generazione in ogni stanza, wifi hackerato, pregiate tende di broccato che nascondono sicari in smoking e vasca idromassaggio con getti di acido fluoridrico.
Secondo fonti interne al Cremlino, Dugin avrebbe in un primo momento dimostrato riluttanza verso un dono tanto prezioso, dichiarandosi commosso ma indegno di tale gratitudine. Inutile dire che la bonaria insistenza di Putin lo ha infine convinto ad accettare il regalo. Il presidente ha quindi suggerito ai suoi collaboratori di accompagnarlo direttamente nella nuova dimora, rassicurandolo sul fatto che nei prossimi giorni gli verranno inviati direttamente a casa i testicoli.
Gianni Zoccheddu