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Twitter. Elon Musk pagherà 8 dollari al mese agli utenti che rimangono

Riccosfonda (TO) – Sono settimane frenetiche quelle che sta vivendo il social network più popolare quando gli altri social network non stanno funzionando. Dopo l’acquisto da parte di Elon Musk (che prima voleva comprarlo, poi non voleva comprarlo più, poi voleva comprarlo con lo sconto, e infine l’ha comprato per il prezzo iniziale ma solo dopo averne fatto crollare il valore) la piattaforma sta vivendo momenti di fibrillazione in larga parte dovuti alle decisioni apparentemente strampalate (ma a ben vedere decisamente strampalate) del suo nuovo capo assoluto.

Musk, infatti, ha prima deciso di licenziare più di metà dei dipendenti, poi di riassumere metà dei licenziati, quindi di rilicenziare metà dei riassunti e infine di cambiare i sanitari del bagno.

Nella foto Elon Musk prima di installare quello che lui chiama: “Ah, non è un orinatoio?!”

Nonostante le difficoltà di inserimento nel nuovo ecosistema guidato dall’eccentrico miliardario e le alterne previsioni sul destino del social network, pare che l’umore dei dipendenti sia migliorato moltissimo negli ultimi giorni, o, per meglio dire, è migliorato quello dei dipendenti licenziati.

L’imprenditore sudafricano ha infatti messo sul piatto un insieme di strategie sicuramente destinate a restituire a Twitter centralità e valore oppure a cancellarlo definitivamente dalla faccia della Terra.
La più discussa è stata certamente la decisione di introdurre la “spunta blu” a pagamento, un sistema che Musk ha ritenuto necessario per “pagare le bollette”, aumentate vertiginosamente da quando ha cominciato a ricaricare la sua TESLA dalla presa della corrente del suo nuovo ufficio.

Del tutto inaspettatamente, la scelta di far pagare una sorta di “abbonamento” agli account verificati ha generato un fuggi fuggi di utenti che Musk ha provato ad arginare, prima introducendo la “spunta cacchina” (una versione scontata della spunta blu, con le stesse funzioni ma con un colore decisamente più brutto) e poi tentando la carta della psicologia inversa (“Ok, non mi interessa se ve ne andate tutti, su questo social sto benissimo da solo insieme a tutti i miei account cloni e ai miei 3000 dipendenti rimasti. Ok 2500 rimasti. Ok, ora sono 972. Giovanni, dai almeno tu!”).

Dopo alcune giornate di intense trattative, però, Musk è riuscito convincere a rimanere – per ora – una buona parte degli utenti reali e la quasi totalità dei bot, con una nuova proposta: Pagherò 8 dollari al mese per tutti gli utenti che accetteranno di rimanere su Twitter1 e scrivere almeno 30 tweet al mese, di cui non più di 20 con insulti nei miei confronti”.

Se nemmeno questa soluzione dovesse funzionare, Elon Musk ha già pronto un piano B per convincere i suoi investitori che non è completamente pazzo: “Twitter sarà l’unico social network consentito su Marte, quindi alla fine saranno tutti costretti a tornare”.

Francesco Conte

1 Considerando l’attuale patrimonio di Musk stimato da Forbes (circa 200 miliardi di dollari) e il numero di utenti attualmente attivi (circa 237 milioni) questa soluzione potrebbe reggere per quasi nove anni prima che l’imprenditore resti a secco di liquidità. A meno che il valore del suo patrimonio non imploda prima o che quantomeno non crolli più rapidamente del numero di utenti.

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